Le feste sono ormai archiviate. E molti si ritrovano con qualche chilo di troppo, complici panettoni, pasti abbondanti e ricchi di grassi e qualche brindisi di troppo.
E' tempo di correre ai ripari e darsi delle regole più sane a tavola. Per dimagrire, certo, ma anche per depurarsi. È questa, ora, la parola d’ordine. Sì, ma come? Abbiamo chiesto consiglio al dottor Francesco Negrini, gastroenterologo, e ad Antonella Crotti, naturopata.

Perché è così importante depurare il corpo dopo gli eccessi?
Perché ci permette di liberarci dalle tossine accumulate e quindi di farci sentire più efficienti e carichi di energia. Le tossine sono i rifiuti che si accumulano nell’organismo (dovute a cibi non troppo sani, medicinali, minerali tossici, stress, fumo e smog etc.). Quando si accumulano in modo eccessivo, perché gli organi deputati alla loro eliminazione (fegato, reni, intestino, pelle, polmoni) non riescono a smaltirli, possono presentarsi segnali tipici come affaticamento, digestione difficile e lenta, gonfiori e irregolarità intestinale, pelle spenta, unghie fragili, mal di testa frequente. Ecco allora che diventa necessario depurare l’organismo, a cominciare dal fegato, il più importante centro metabolico dell’organismo. Per depurare il nostro organismo è fondamentale seguire una dieta adeguata, ovvero mangiare correttamente e scegliere gli alimenti giusti.

Ma quali sono gli alimenti giusti?
L’ideale sarebbe per almeno 2/3 settimane non mangiare nessun cibo di origine animale (carne, insaccati, uova, pesce, latte, yogurt, formaggio, burro, margarina) che per il loro grande contenuto di colesterolo e di grassi saturi affaticano tutto l’apparato digestivo (fegato compreso). Se proprio non si riesce, meglio consumare un po’ di pesce o carne bianca. Lo stesso vale per i cereali raffinati come pane e pasta con farina bianca che, oltre a non contenere più tutti i macronutrienti, sono trattati chimicamente e possono avere sostanze che sovraccaricano i nostri organi, in modo particolare fegato e intestino. Altri alimenti che andrebbero evitati sono zucchero, miele, zucchero di canna, fruttosio, frutta tropicale, fichi, datteri. Anche in questo caso, se proprio non si può fare a meno di zuccherare si può optare per il malto di riso (non sciroppo): si usa come lo zucchero bianco, aggiungendolo al caffè, ma anche a torte. Infine meglio bandire cibi eccitanti o stimolanti come caffè, tè, cacao, cibo o spezie piccanti, che causano infiammazione e sono difficili da digerire, così come tutte le bevande alcoliche che affaticano il fegato e rallentano la digestione (il classico amaro digestivo non fa altro che peggiorare lo stesso processo…).

Quali sono invece gli alimenti e le buone abitudini che aiutano a depurarsi?
Cominciamo dalle buone abitudini. La prima è masticare bene: ogni boccone andrebbe masticato da un minimo di 40 volte fino a 100 per attivare la digestione e quindi evitare di sovraccaricare lo stomaco. Fondamentale per facilitare l’eliminazione delle tossine, poi, è bere molti liquidi, tra acqua, tisane, infusi di erbe (ad esempio con semi di finocchio e anice, semi di cardamomo, radice di liquirizia e sedano). Si può iniziare la mattina con un bicchiere di acqua tiepida con succo di zenzero, radice le cui virtù disintossicanti sono note fin dall’antichità. Per quanto riguarda invece i cibi “detox”, via libera a tutte le verdure (tranne le solanacee come pomodori, melanzane, peperoni). La cicoria, ad esempio, ha virtù diuretiche, lassative e depurative, mentre il carciofo ha la proprietà di favorire la produzione di bile e aiuta il processo digestivo. In ogni caso tutte le verdure a foglia verde, grazie alla clorofilla agevolano la depurazione e contribuiscono all’eliminazione delle tossine nel sangue. Preziosa è poi la frutta. In questo periodo la mela la fa da regina, meglio se cotta. Contiene sostanze in grado di prevenire il tumore epatico e la pectina che aiuta le funzionalità digestive. Anche i legumi, in particolare ceci, fagioli, lenticchie, sono ottimi depuratori del fegato e dell’organismo, che andrebbero mangiati almeno 3 volte la settimana, ad esempio al posto della carne (forniscono un elevato apporto proteico). Quanto ai cerali, a cui abbiamo accennato sopra, l’ideale sono quelli integrali: contengono vitamine e sali minerali oltre a tutti i macronutrienti che servono al nostro organismo e hanno la capacità di migliorare la funzionalità del fegato. In associazione all’alimentazione, esistono, infine, principi fitoterapici venduti liberamente sotto forma di integratori, anche se, seguendo un’alimentazione corretta, non sono necessari. Meglio rimedi che fanno parte della “terapia alimentare” e si possono preparare direttamente sui fornelli di casa, come il brodo di foglie verdi (vedi box).

- Le proprietà degli alimenti e le ricette che trovate in questo articolo sono state fornite dalla Naturopata Antonella Crotti esperta in terapia alimentare e corsi di cucina naturale che collabora
con il Dottor Negrini -

IL MENU' ELIMINA TOSSINE
Colazione
Tè bianco o rosso o Kukicha (tè dei 3 Anni) tutti privi di teina
cereali integrali senza zucchero o 3 fette di pane integrale possibilmente con lievito madre con marmellata senza zucchero aggiunto qualche noce o mandorla(5/6)
Mela cotta o altro frutto di stagione
Oppure una fetta di torta fatta in casa senza proteine animali
Spuntino
Frutta possibilmente di stagione
3 noci
Pranzo
Verdure, preferibilmente cotte, ceci cotti, broccoli al vapore, cereali integrali, pesce al vapore
Spuntino
1 frutto
Tè kukicha o bancha (privi di sostanze stimolanti, aiutano a prevenire la stitichezza)
1 fetta di pane integrale con marmellata senza zucchero
Cena
Una zuppa/passato di verdura
Polpette di lenticchie con verdura cotta (no patate)
1 mela cotta
Per tenere sotto controllo la voglia di dolce, dopo il pasto serale è consigliabile bere una tazza di succo di mela biologico senza zucchero, caldo.

BRODO DI FOGLIE VERDI
Il brodo di clorofilla stimola la funzionalità epatica e rilassa il fegato, favorisce la disintossicazione, aiuta ad abbassare il colesterolo, migliora l’ossigenazione cellulare, aumenta i globuli rossi e migliora la qualità del sangue. Per prepararlo ci vogliono 1 tazza d’acqua e ½ di foglie verdi tritate grossolanamente, bollite per 1-2 minuti senza sale e poi filtrate. Vanno praticamente bene tutte le foglie verdi (cavoli, broccolo, cavolfiore, foglie delle carote, dei ravanelli, i porri, le cime di rapa, il prezzemolo e persino l’insalata), tranne quelle degli spinaci e delle biete, troppo ricche di ossalati di calcio. Se ne possono bere 1-2 tazze al giorno, meglio caldo e a stomaco vuoto. Se bevuto 10 minuti prima dei pasti aiuta a ridurre eventuali gonfiori alla pancia. Le foglie cotte possono poi essere recuperate in un minestrone, in una padellata di verdure etc.

a cura di GIULIA SAMMARCO
con la collaborazione del DOTT. FRANCESCO NEGRINI
Responsabile U.O. Gastroenterologia
- POLICLINICO SAN MARCO DI ZINGONIA -