Per anni considerato uno sport esclusivamente agonistico o per pochi appassionati, di serie B rispetto allo sci da discesa, il fondo oggi sta prendendo piede sempre di più tra gli amatori, anche tra quelli più giovani. Una disciplina dagli innumerevoli benefici psicofisici, l’ideale per affrontare l’inverno all’insegna del benessere. Conosciamola meglio con l’aiuto di Sergio Monaci, maestro di sci.

E' uno sport per tutti?
Lo sci di fondo, contrariamente a quanto molti pensano, è un’attività assolutamente adatta a chiunque. è infatti una disciplina paragonabile alla camminata, quindi, salvo poche eccezioni, alla portata di tutti. Quanto alla convinzione, ancora diffusa, che sia eccessivamente faticoso è da sfatare: bisogna distinguere, come per ogni sport, tra gara e pratica amatoriale. Purtroppo, siamo abituati a parlarne solo in ambito agonistico, che, per ovvi motivi, richiede un notevole dispendio energetico, escludendo invece un approccio differente a uno sport che, anche praticato a livello amatoriale, apporta moltissimi benefici.

Quali sono questi benefici?
Se praticato in modo regolare, i benefici fisici sono notevoli: tonifica i muscoli di gambe, braccia e glutei; migliora l’attività respiratoria; stimola il sistema cardiocircolatorio e migliora la forza e la resistenza; migliora la coordinazione e, non da ultimo, favorisce la perdita di calorie. Dal punto di vista mentale, essendo un’attività praticata in scenari naturali incantevoli, aiuta a combattere lo stress, libera la mente ed è un toccasana sotto tutti i punti di vista. Si può definire uno sport completo quanto il nuoto e, soprattutto, un’ottima palestra all’aria aperta.

E' necessaria una preparazione specifica per avvicinarsi a questo tipo di sci?
Come per tutti gli sport è importante essere graduali, sia per quanto riguarda l’impegno fisico sia la difficoltà dei percorsi. Per non rischiare basta cominciare con un maestro, che, chiaramente, partirà dalle piste facili, per educare il corpo dell’allievo alla coordinazione richiesta. Il fondo, essendo come detto molto simile alla camminata, prevede movimenti insiti nella nostra struttura.

Quali sono i rischi a cui si può andare incontro?
Quelli che si presentano svolgendo qualsiasi tipo di attività sportiva: deposito di acido lattico, dolori articolari o muscolari, soprattutto se si è poco allenati, ed eventuali traumi da caduta. Lo sci di fondo, comunque, rispetto ad altri sport non genera particolari traumi a muscoli e articolazioni, il che potrebbe rappresentare un vantaggio per chi è in sovrappeso.

A che età si può cominciare? Possono praticarlo anche i bambini?
Non c’è alcun limite d’età: si può cominciare dai tre fino ai 60 anni. Chiaramente la capacità di apprendimento diminuisce con l’avanzare dell’età, ma questo non esclude la possibilità di approcciarsi a questo magnifico sport.

Quante volte alla settimana bisognerebbe allenarsi?
L’ideale sarebbe seguire un programma che preveda tre allenamenti a settimana, per una durata di 8/10 chilometri ciascuno. Se non si ha la possibilità di andare in montagna più giorni alla settimana ci si può preparare in palestra o correndo. L'importante è che l'allenamento sia di media intensità ma prolungato.

Che tipo di attrezzatura serve?
Per iniziare ci si può rivolgere ai negozi di noleggio, a patto che ci si vada con degli esperti, evitando di farsi prestare il necessario dagli amici.
Gli attrezzi più importanti sono:
- sci. Per la tecnica classica hanno una soletta specifica che impedisce di scivolare all'indietro durante il passo alternato, mentre per lo skating la soletta è predisposta a scivolare sia in avanti che in indietro; - bastoncini. Per lo skating sono più lunghi e devono arrivare all'altezza delle spalle per i principianti,più alti. Per l’alternato devono arrivare all'ascella;
-scarpe specifiche, più rigide quelle da skating e più basse e morbide quelle da alternato.
Lo sci di fondo è uno sport invernale, appartenente al gruppo di sport dello sci nordico, molto popolare nei Paesi nordici, nelle regioni alpine e nel Canada.
- a branzi, valle brembana -

Le diverse tecniche: classica o skating
Esistono due differenti tecniche di sci di fondo: la tecnica classica o alternata e quella di pattinaggio o skating. La tecnica classica è molto simile alla camminata: gli sci scorrono paralleli tra loro all'interno di due "binari" tracciati nella neve. A partire dagli anni Novanta, si è sviluppata una seconda tecnica che prevede movimenti più veloci, molto simili a quelli del pattinaggio, da cui ha preso il nome: la spinta viene data premendo il lato interno di uno sci nella neve e spinte laterali con l'altro, aiutati dal sostegno delle braccia che viaggiano in parallelo tra loro.

a cura di ALESSANDRA PERULLO
con la collaborazione di SERGIO MONACI Maestro di sci