Un grande laboratorio culturale e didattico per adulti e bambini targato Bergamo
Un cavallo seduto tranquillamente su un divanetto fuori dagli ingressi dei cancelli dell’EXPO. E' con questa immagine curiosa e bizzarra, rimbalzata sul web e sui giornali di tutto il mondo, che si è aperto ufficialmente il 13 maggio il palinsesto di appuntamenti di ExpoFactory, progetto integrato che, fino a ottobre, animerà Cascina Merlata (un edificio in via Gallarate, appena ristrutturato, che dà il nome al gate sud dell’Expo dal quale passeranno ben quarantamila visitatori al giorno) con una serie di iniziative culturali e didattiche.

Un progetto tutto made in Bergamo. A cominciare dal “cavallo stanco”, come è stato subito ribattezzato. Già perché Hoero, questo il nome dell’animale, è in realtà il protagonista dell’originale spettacolo del Teatro Stalla - Cascina delle Meraviglie “Zoologico, consigli pratici per il cammino nel nuovo mondo”, ideato da Cascina Germoglio, comunità riabilitativa di Verdello, in provincia di Bergamo (vedi box).

«Siamo stati scelti da Euromilano, proprietaria delle aree di Cascina Merlata, per creare un progetto coordinato che potesse essere un biglietto da visita per Expo» dice Andrea Amighetti, titolare di e20, l’agenzia bergamasca che ha ideato il progetto e gestisce l’area. «Abbiamo pensato a un’iniziativa con un valore divulgativo, didattico e scientifico che ha trovato la condivisione anche a livello istituzionale grazie alle collaborazioni con la stessa Expo 2015 Spa, con l’assessorato all’Agricoltura di Regione Lombardia, il Comune di Milano con Expo in città, il Parco Tecnologico Padano di Lodi, Intesa Sanpaolo». A curare l’aspetto didattico e contenutistico è l’associazione culturale Edufactory, presieduta dal bergamasco Oreste Castagna, autore e volto storico di Rai Yo Yo, oltre che regista teatrale. «Nella piazza antistante Cascina Merlata verrà allestito uno spazio a misura di famiglie e scuole. Regione Lombardia allestirà uno spazio fattorie didattiche, con eventi laboratoriali settimanali» spiega Castagna. «Al centro della piazza c’è un albero mediatico, con visori come frutti, che manderanno in onda filmati, spot, documentari delle più importanti agenzie umanitarie nazionali e internazionali. L’albero rappresenta una sorta di collegamento con il mondo delle nuove proposte umanitarie. Racchiuso da quattro installazioni che rappresentano i quattro elementi, acqua, aria, terra, fuoco, “proietterà” filmati evocativi sugli elementi costellati da testimonianze, interviste, racconti live del popolo che visita l’Expo, perché il nostro Expo è “l’Expo della gente”». Al centro dei percorsi didattici pensati da Edufactory, in linea con il tema dell’Expo “Nutrire il Pianeta”, ovviamente ci sarà anche il cibo. «Il cibo va considerato non solo come l’energia per il nostro corpo, ma come un valore ricco di contenuti educativi e sociali; si pensi, ad esempio, come il pasto sia uno dei momenti di coesione in famiglia e tra gli amici» continua Castagna. «Per questo nel nostro percorso didattico puntiamo ad evidenziare proprio questi messaggi valoriali del cibo e della nutrizione». Molte le collaborazioni che arricchiscono ExpoFactory. Tra queste quella con il Parco Tecnologico Padano di Lodi, direzione scientifica del progetto, con il Comune di Milano (Cascina Merlata sarà il campo base di 1500 Volontari per Expo e sede dei momenti formativi organizzati del Comune), con Regione Lombardia per eventi settimanali curati dalle Fattorie Didattiche e con il Centro studi Leonardo da Vinci di Bergamo che per tutti i sei mesi sarà presente con i propri ragazzi che gestiranno le aree del progetto, i laboratori, la web radio e la web tv, le interviste ai visitatori (i video umanitari e i contributi delle persone presenti saranno in streaming sul canale ExpoFactory). Tutto con l’obbiettivo di rendere accessibile a tutti il vero tema di Expo, “nutrire il pianeta” e “immaginare” come potrà essere l’alimentazione del futuro, attraverso la ricerca e l’innovazione. «ExpoFactory è un progetto all’insegna delle sinergie» sottolinea Elisabetta Lanfranchi contitolare di e20. «In questa direzione va anche il progetto Talking Tree, che oltre alla Direzione di Oreste Castagna vede la collaborazione di Elisa Greco (ndr. Consigliere per lo Sviluppo e Componente del Comitato italiano The United Nation World Food Programme), grazie al quale accoglieremo le principali agenzie di Volontariato italiane e straniere. In ultimo, significativa è la collaborazione con Caritas Diocesana Bergamasca, che porterà 750 alunni al giorno delle scuole bergamasche nei nostri spazi prima di accedere ai padiglioni». «Il progetto Pani e Pesci ha raggiunto ormai un’adesione di più di 20 mila studenti» spiega don Claudio Visconti, direttore della Caritas bergamasca. «Questa preziosa collaborazione con ExpoFactory ci permetterà di “dar casa” ai gruppi in arrivo. Gli studenti dopo aver seguito l’attività di formazione in classe, gestita anche grazie anche alla collaborazione della Coop. Promoscuola, potranno ritrovarsi immediatamente in un contesto connotato da una forte componente educativa» conclude don Visconti.


Un appuntamento da non perdere:
il 20 giugno la “Terra dei 7 sapori”, un laboratorio sul cibo Nella Bibbia, a cura di Don Andrea Ciucci e don Paolo Sartor, due sacerdoti milanesi, amici da una vita con la comune passione per la cucina e i viaggi.

Il teatro per vincere il disagio psichico
Lo spettacolo del Teatro Stalla - Cascina delle Meraviglie “Zoologico, consigli pratici per il cammino nel nuovo mondo”, ha visto coinvolti, insieme al cavallo, anche registi, drammaturghi, professionisti di centri equestri e cinofili e pazienti affetti da disagio psichico. Il “Teatro Stalla”, progetto nato da Cascina Germoglio (comunità riabilitativa nata nel 2005 e gestita dalla Fondazione Emilia Bosis di Verdello, che opera sul territorio bergamasco nell’ambito dell’assistenza e della riabilitazione psichiatrica), in collaborazione con l’associazione Aiuto a Vivere e Oreste Castagna che ne cura il coordinamento e la direzione artistica, è stato costruito con l’intento di favorire il rapporto e l’interazione fra pazienti psichici e animali addestrati attraverso tecniche dolci. È un teatro di condivisione in cui i laboratori permanenti della comunità, nei vari ambiti artistici e culturali, diventano “veri”. La forma è quindi non solo quella di un grande spettacolo teatrale, ma anche di laboratori per le famiglie e per i bambini, per le scuole, inteso anche come percorso formativo per gli insegnanti, con diversi contenuti e strumenti multimediali.

a cura di MARIA CASTELLANO