Agisce contro il dolore, aumenta il metabolismo, rallenta i processi di invecchiamento
Un’immersione in una “stanza del freddo” a una temperatura tra -130 e -170 gradi che promette di migliorare le performance sportive, diminuire i tempi di recupero successivi a infortuni, ridurre il dolore, in una parola aumentare il benessere.

È la crioterapia sistemica (o criosauna), metodica nata trent’anni fa che oggi sta vivendo un momento d’oro, portata alla ribalta delle cronache da sportivi e vip. Da anni, in realtà, la crioterapia sistemica è utilizzata da campioni del ciclismo, del rugby e del calcio (tra i fan Cristiano Ronaldo) per attenuare traumi e fatica. Ora però questa “mania glaciale” ha contagiato anche star internazionali, come l’attrice Demi Moore e lo 007 Daniel Craig, affascinati dai molti benefici che offre. Conosciamola meglio con l’aiuto del Massimo De Nardi, dottore in Scienza dello Sport.

Come si svolge una seduta di questa “terapia”?
La persona, che deve indossare un costume/biancheria intima e un paio di calze e guanti, entra in speciali stanze e cabine raffreddate (rispetto alle stanze, le cabine, permettono di tenere la testa completamente al di fuori e sono quindi adatte anche a chi è claustrofobico). Qui il corpo viene esposto, grazie all’utilizzo di azoto liquido trasformato in gas, a temperature che oscillano tra i -130°C e i -170°C.

Ma si riesce a sopportare un freddo così intenso?
Sì, perché si tratta di un freddo secco, privo di umidità, per cui facilmente sopportabile. Inoltre non serve stare molto tempo: la durata ottimale della seduta è di 2 minuti e 30 secondi.

E cosa succede al corpo in quei 2 minuti e mezzo? Come agisce il freddo sull’organismo?
Quando una persona è all’interno di una criosauna, il corpo umano è rapidamente esposto a queste temperature molto basse e la temperatura in superficie, a livello della cute, diminuisce rapidamente fino anche a 7/8 °C per un breve periodo di tempo. Quando la temperatura cutanea raggiunge queste basse temperature anche solo per pochi istanti, i recettori cutanei del freddo mandano un segnale importante al cervello indicando il cambiamento repentino della situazione. Il cervello dà l’ordine di richiamare il sangue verso il centro del corpo, per proteggere gli organi nobili mantenendo costante la temperatura interna (vasocostrizione periferica). Di conseguenza la circolazione interna si arricchisce di ossigeno, enzimi e sostanze nutritive e gli organi interni vengono maggiormente irrorati e stimolati. Nel momento in cui la persona esce dalla criosauna, le informazioni che i termocettori mandano al cervello indicano che la temperatura è cambiata e di conseguenza la risposta è quella opposta, ovvero si assiste a una vasodilatazione: il sangue arricchito di ossigeno e altre sostanze nutritive raggiunge così le parti periferiche del corpo, dando ai tessuti periferici i benefici ottenuti dagli organi interni durante la seduta. Questo effetto “pompa” vasocostrizione/vasodilatazione è alla base del processo antinfiammatorio, del drenaggio di edemi e gonfiori. Al termine della seduta è consigliabile una blanda attività aerobica, bastano dieci minuti di camminata sul tapis roulant per ottimizzarne gli effetti.

Quali sono, in particolare, i benefici che ne derivano?
• Generale miglioramento nel benessere psico-fisico, aumento della vitalità e diminuzione dell’ansia.

• Effetto analgesico a seguito di un sensibile aumento della soglia di percezione del dolore.

• Diminuzione, a seguito di esposizioni ripetute, dei valori di colesterolo totale, colesterolo LDL, dei trigliceridi ed aumento del colesterolo HDL.

• Aumento del sistema immunitario (l’organismo attiva tutte le sue difese a seguito dell’esposizione a queste temperature così basse).

•Aumento di neurotrasmettitori (come beta-endorfine, norepinefrina e adrenalina) e del testosterone (specialmente negli uomini), sostanze grazie alle quali ci si sente rigenerati, e rinvigoriti.

•Accelerazione del metabolismo, fino a sette volte.

•Effetto antiossidante, soprattutto a seguito di esposizioni ripetute, grazie al quale si rallenta l’invecchiamento cellulare causato dai radicali liberi.

•Effetto miorilassante: la muscolatura è più rilassata e aumenta il grado di mobilità articolare.

Ma chiunque può provarla?
In linea di massima sì. È infatti una metodica sicura, che non presenta controindicazioni nelle persone sane, come dimostrato dalla pratica ultratrentennale e da numerosi studi scientifici.

Non solo per la pelle
La crioterapia è già largamente usata da anni, soprattutto per problemi dermatologici (come verruche, cheratosi seborroiche etc.). La novità sta nel fatto che ora questa tecnica non viene più usata per piccole parti del corpo, ma su tutto il corpo, completamente immerso nell'ambiente freddo delle criosaune.

La Crioterapia Sistemica nasce in Giappone verso la fine degli anni Settanta quando il dottor Yamauchi inventò la prima stanza raffreddata grazie all’utilizzo di azoto per la cura dei reumatismi. Da allora si è diffusa soprattutto negli Stati Uniti e nell’Est Europa, in particolare in Polonia, dove i trattamenti sono addirittura rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale

a cura di GIULIA SAMMARCO

ha collaborato il DOTT. MASSIMO DE NARDI
Scienza dello sport