Stare in un rapporto di coppia in modo sano e funzionale richiede sempre un impegno nel riflettere su di sé e sull’altro e nel trovare punti d’incontro che possano anche modificare il “Noi” iniziale a seconda delle varie fasi di vita, ma mantenendo un “Noi” che rispecchi entrambi i componenti della coppia, i loro bisogni e risorse.

Mantenere oggi un legame di coppia stabile e duraturo rappresenta una sfida complessa e spesso difficile da vincere. La fiamma della passione che all’inizio rendeva qualsiasi (o quasi) difficoltà superabile, nel tempo in molti casi tende ad affievolirsi. E l’amore, a volte, sembra non bastare più. Già, perché amore e passione sono sì fondamentali nella coppia. Ma una coppia è molto più di questo. «Il legame di coppia è quel territorio comune di appartenenza caratterizzato da significati condivisi, da un sentire e da un linguaggio comuni, da ricordi, esperienze e memorie di un “Noi” costruito insieme» osserva la dottoressa Paola Maria Guida, psicologa e psicoterapeuta. Come è possibile allora garantire a questo “Noi” salute e solidità nel tempo? «Non esiste una ricetta precostituita. Ogni legame di coppia è a sé e ognuna sceglie il proprio modo di stare bene insieme. Esistono, però, alcuni atteggiamenti negativi nei quali è possibile incappare che, se non riconosciuti e riparati, possono alla lunga essere dannosi per il legame di coppia». Vediamoli insieme, con l’aiuto della nostra esperta.

1.“Per te, tua madre ha sempre ragione
«L’incapacità di dare ascolto al proprio partner per assecondare le richieste e i bisogni della propria famiglia d’origine spesso fa sentire l’altro meno importante e poco difeso e non crea quello spazio condiviso di pensieri e di idee specifico per quella coppia» spiega la psicologa. Spesso, poi, si aggiunge un altro aspetto, ovvero “il mancato svincolo” dalle famiglie d’origine, la fatica a “staccarsi” dalle aspettative e dai ruoli che si avevano in precedenza, rimanendo così imprigionati in un ruolo di figlio/a che impedisce di “traghettare” evolutivamente a quello adulto di partner e/o di genitore.

2.“Ho ragione io”
Nel rapporto e nelle dinamiche di coppia la “verità è relativa e soggettiva”. «Ciascuno è portatore di propri vissuti e di ragioni a seconda dell’angolatura secondo la quale legge gli eventi, anche alla luce della propria storia personale e familiare» evidenzia la dottoressa Guida. Non esiste quindi un’unica e univoca “verità”, ma un incontro tra esperienze e prospettive diverse per arrivare al quale ognuno deve fare un passo indietro e considerare le ragioni e i punti di vista dell’altro/a.

3.“Non voglio litigare”
«La tendenza a compiacere il partner assecondandone pensieri e la rinuncia alla propria espressività per la paura del conflitto come elemento di rottura, invece che di confronto e di crescita per la coppia, può, alla lunga, creare grandi insoddisfazioni che, se accumulate e non esplicitate, portano ad allontanarsi dall’altro» sottolinea l’esperta. Anche a costo di qualche scontro, non si deve mai annullare la propria personalità pensando di fare del bene alla coppia.

4.“Mi escludi sempre dalla tua vita”
«L’incapacità di aprirsi all’altra persona rispetto ai propri vissuti e bisogni per un certo “pudore” nell’esternare le emozioni fa sentire spesso il partner escluso dalla vita dell’altro» spiega la psicologa. Nel tempo questo crea distanze emotive e muri potenzialmente difficili da abbattere. «La condivisione della vita che ciascuno ha al di fuori dei confini dell’altra persona (come il lavoro o altro) attraverso la comunicazione, fatta di un racconto di eventi ma anche e soprattutto di vissuti ed emozioni, è un ingrediente importantissimo che crea legame e che ne rafforza la qualità. Il comunicare attraverso il raccontarsi all’altro e quindi attraverso un’apertura emotiva e l’ascoltare empaticamente sono aspetti che danno benessere e tenuta al legame».

5.“È colpa tua”
La tendenza a ritenere sempre l’altro responsabile del disagio della coppia senza riflettere sul proprio ruolo nella creazione di quella sofferenza non consente di mettere a fuoco il proprio pezzo di responsabilità. «Questo non permette di mettere un punto e di arrivare a un chiarimento che possa rappresentare una conquista per la coppia utilizzabile anche nel futuro» osserva l’esperta. «Il disagio nella coppia viene sempre costruito in due ed è importante non dimenticarlo».

6.“ Sono sempre io che mi occupo di te”
«Il farsi carico in maniera esclusiva dell’altra persona in virtù di una maggiore “capacità” a fronteggiare gli eventi o di una maggiore “forza”, senza che ci sia un'alternanza dei ruoli a seconda dei bisogni di ciascuno, crea una rigidità nella coppia che può portare a una crisi qualora chi è nella posizione “up” sia in un momento di difficoltà e chi è sempre stato nella posizione “down” non sappia di cosa l’altro abbia bisogno e come aiutarlo» avverte la dottoressa Guida. La cosa migliore è sempre dividere compiti e responsabilità, sia materiali sia affettivi, in base alle rispettive capacità e anche alle condizioni del momento di ciascuno dei due partner.

7.“Lasciami libero”
«Un rapporto di coppia funziona quando ciascuno conserva dei gradi di autonomia in cui può esprimere la propria individualità in pensieri e azioni che possano essere rispettati dall’altro nella diversità» suggerisce la psicologa. «Spesso questa “libertà” viene invece vissuta come una minaccia che si tende a combattere impedendo che l’altro si allontani troppo». La libertà all’interno della coppia, quindi, è importante e “sana”, a patto ovviamente che alla base ci siano il rispetto e la fiducia reciproca.

8.“Non sei più come una volta”
«Il legame di coppia non è qualcosa di statico e definito una volta per tutte ma è un processo dinamico in evoluzione continua che richiede flessibilità» mette in guardia la dottoressa Guida. I bisogni di ciascuno si modificano nel tempo e se vengono persi di vista si rischia di non ritrovare più la persona che si era scelta. «L’amore e il fatto che ci si sia scelti non sono gli unici ingredienti che garantiscono tenuta e durevolezza del legame. L’adattabilità e la flessibilità sono qualità fondamentali perché la coppia possa andare avanti e fare fronte insieme a situazioni fisiologicamente critiche come la nascita dei figli, ad esempio, in cui viene richiesto uno spostamento delle priorità e dei bisogni dalla stessa ai figli appunto, oppure a eventi imprevisti e inattesi (una malattia, la perdita del lavoro, l’impossibilitòà di avere figli etc.) che, rompendo gli equilibri, potrebbero mettere la coppia in crisi» conclude l'esperta. 

a cura di GIULIA SAMMARCO
Ha collaborato la DOTT. SSA PAOLA MARIA GUIDA
Psicologa e Psicoterapeuta