Ha l’aspetto di un semplice foglio di lattice in gomma. Eppure è uno strumento di fondamentale importanza, in moltissimi trattamenti odontoiatrici, per garantire al paziente il massimo risultato e la massima sicurezza possibile. È la diga di gomma, tecnica introdotta in odontoiatria il 15 marzo 1864 dal dottor Sanford Christie Barnum, medico di New York. Da allora sono passati 150 anni. Le tecnologie hanno fatto passi da gigante rendendo le cure odontoiatriche sempre più efficaci, ciononostante quel “semplice” foglio di gomma (ovviamente cambiato nei materiali sempre più resistenti) è rimasto un elemento a volte decisivo (anche se non sempre e non da tutti usato) nel buon esito di un trattamento odontoiatrico. Ma perché è così importante? E come funziona? Lo abbiamo chiesto al dottor Andrea Vecchi, medico odontoiatra dello Studio Medico Odontoiatrico Vincenti e Vecchi, centro in cui l’elevata professionalità dello staff medico e gli alti standard qualitativi delle apparecchiature e delle tecnologie impiegate si uniscono a una grande attenzione alla sicurezza del paziente.

Dottor Vecchi, che vantaggi offre al paziente usare la diga di gomma?
Pulizia, sicurezza e sterilità. Crea il necessario isolamento del campo operatorio. Previene l’accidentale ingestione o inalazione di corpi estranei o sostanze chimiche (frammenti dentali, liquidi di lavaggio canalare, sostanze irritanti etc.) da parte del paziente. Impedisce la contaminazione batterica e con saliva e sangue. Infine, favorisce la visibilità del campo da parte del dentista e la tranquillità del paziente. In endodonzia e in conservativa come in altre branche dell’odontoiatria, lavorare in campo asciutto e isolato rappresenta non solo una facilitazione, ma anche una garanzia di successo a lungo termine.

Ma come si applica? Ed è dolorosa?
Assolutamente no, non presenta né rischi né dolore. La procedura prevede l’utilizzo di un foglio di gomma sul quale vengono praticati dei fori in corrispondenza dei denti che si vogliono isolare. I denti vengono fatti passare attraverso i fori e la diga viene fissata ai denti con appositi uncini metallici elastici e anatomici. Infine, un arco metallico o di plastica tende il foglio.

In quali casi si rivela utile?
È fondamentale nella fase di messa in opera di un restauro o di un’otturazione, indipendentemente dalla tecnica e dal materiale utilizzato. Resine e materiali adesivi sono reattivi e contaminabili dai fluidi orali, perchè avvenga la corretta adesione sul dente è indispensabile che il campo sia asciutto. Inoltre rappresenta uno strumento indispensabile nella rimozione di vecchie otturazioni.

STUDIO MEDICO ODONTOIATRICO VINCENTI E VECCHI
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a cura di FRANCESCA DOGI
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