Alcune sono falsi miti, altre hanno basi scientifiche. Conosciamo meglio il problema dell'allergia partendo da alcune delle affermazioni più comuni.

 

1. LE ALLERGIE AL POLLINE CRESCENDO SI RISOLVONO: Falso
Anzi, spesso ci può essere una naturale progressione della patologia allergica come, ad esempio, nelle riniti allergiche (soprattutto da sensibilizzazione ad acari, pollini di Graminacee, Parietaria e Betullacee) con l’avanzare dell’età. Diversi studi hanno evidenziato una persistenza dei sintomi allergici anche a distanza di diversi anni. È possibile comunque intervenire sulla storia naturale della patologia allergica con l’immunoterapia specifica.

2. LA FEBBRE DA FIENO È CAUSATA DAL FIENO: Falso
“Febbre da fieno” è il termine con cui, anticamente, si indicava la rinite allergica; anche se il fieno può contenere Graminacee, ci si riferisce alla rinite da pollinosi e, quindi, da sensibilizzazione anche a pollini di altre piante erbacee e arboree.

3. CRESCERE IN UNA CASA TENUTA CON LA MASSIMA IGIENE E PULIZIA PREVIENE LE ALLERGIE: Falso
Secondo alcune teorie, l’eccessiva igiene potrebbe essere responsabile dello sviluppo delle allergie. A supporto di questa teoria è la maggior frequenza di patologie allergiche nei bambini dei Paesi industrializzati. Crescendo in ambienti incontaminati, il sistema immunitario “confuso” fatica a distinguere gli stimoli dannosi da quelli innocui e, quindi, confonde i pollini presenti nell’aria come dannosi reagendo con produzione di istamina (sostanza che induce i sintomi allergici). L’errore avviene nella prima fase di confronto: la sostanza estranea viene riconosciuta come incompatibile con l’organismo. Il sistema immunitario memorizza l’agente estraneo e produce un numero elevato di anticorpi pronti a reagire quando si ripresenta un nuovo contatto (processo di sensibilizzazione). Tuttavia, nei pazienti allergici, o in coloro che potrebbero avere una predisposizione allergica, sarebbe meglio attenersi a misure specifiche di prevenzione e controllo dei fattori di rischio indoor per asma e rinite allergiche come evitare l'esposizione a fumo di tabacco; ridurre e/o eliminare le fonti e le concentrazioni degli allergeni indoor come acari, funghi, muffe, scarafaggi, pelo di animali eliminando tappeti, carta da parati, moquette, ricchi tendaggi; mantenere l' umidità inferiore al 50%; ridurre le suppellettili; effettuare un ricambio frequente della biancheria da letto con lavaggi a temperature di almeno 60°; utilizzare aspirapolveri con filtri HEPA.

4. L’ALLERGIA AL POLLINE È UN PROBLEMA PRIMAVERILE: Falso
Anche se la maggior parte dei pollini è dovuta a fioriture primaverili, ci sono pollini di piante arboree, come il cipresso, che pollinano anche da gennaio e di piante erbacee come le Composite che pollinano in tarda estate-autunno. Precoci o pre-primaverili sono le Cupressacee, Betullacee, Corylacee; primaverili o primaverili-estive le Graminacee, Parietaria, Oleacee; estive-autunnali sono invece le Composite e l’Ambrosia. È quindi meglio consultare un bollettino pollinico (ad esempio quello dell’Associazione Italiana di Aerobiologia), che con la misurazione delle concentrazioni polliniche nell’aria e delle condizioni climatiche, settimanalmente stila l’andamento delle pollinazioni e la sua previsione.

5. CHI È ALLERGICO AL POLLINE NON PUÒ TENERE FIORI IN CASA, NEANCHE RECISI: Falso
I responsabili di rinite, congiuntivite e asma allergiche sono, generalmente, pollini di Betullacee, Cipressi, Olivi, Graminacee, Urticacee composite e spore di muffe e, solo raramente, si hanno reazioni allergiche con fiori recisi come rose e tulipani. Tuttavia, i rami di mimosa potrebbero essere veicoli di pollini di Cipresso e Betullacee; inoltre fiori come le margherite, i girasoli e i crisantemi potrebbero provocare reazioni allergiche poiché appartengono alla famiglia delle Composite.

6. L’ARIA VICINO AL MARE È LIBERA DA POLLINI: Vero/Falso
Al mare la diffusione dei pollini è minore. Questo non significa che i pollini siano assenti: alberi ed erba possono essere presenti anche nei pressi delle spiagge. Per il paziente allergico comunque è da preferire il soggiorno in località marine piuttosto che in località rurali o urbane.

7. SE NON HAI AVUTO ALLERGIE STAGIONALI DA BAMBINO SEI SICURO PER TUTTA LA VITA: Falso
Un’allergia può sorprendere anche in età adulta. Infatti le allergie, anche se più comuni nell’infanzia e nell’adolescenza, possono svilupparsi a qualsiasi età.

8. I VACCINI FUNZIONANO: Vero
L’immunoterapia specifica (ITS), nota come “vaccino antiallergico”, può aiutare i pazienti nel controllo dell’allergia “riprogrammando” il sistema immunitario. L’ITS è l’unico trattamento in grado di curare le cause dell’allergia interrompendo la marcia allergica che, in pazienti prediposti, comporta una progressione da una semplice rinite allergica fino a un’asma bronchiale. Gli effetti dell’ITS hanno una durata di anni e un effetto protettivo (rinite verso asma, o sviluppo di nuove sensibilizzazioni ad allergeni differenti). Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’immunoterapia specifica è l’unica terapia in grado di modificare la storia naturale della malattia allergica. L'ITS si è dimostrata efficace per l’allergia a pollini, acari, derivati epidermici di animali domestici, a micofiti e veleno di imenotteri, riducendo i sintomi, il consumo di farmaci e la conseguente spesa farmaceutica e prevenendo le complicanze.

9. LE ALLERGIE RESPIRATORIE STAGIONALI SONO EREDITARIE? Falso
Si eredita la predisposizione ma non la patologia. Se in famiglia ci sono persone che soffrono di allergie è probabile ereditare la predisposizione a soffrirne.

10. TUTTE LE CURE ANTISTAMINICHE PER ALLERGIE STAGIONALI DANNO SONNOLENZA? Falso
Attualmente esistono alcune molecole antistaminiche di ultima generazione che non sono sedanti. Gli antistaminici più vecchi agiscono sui recettori H1 (recettori dell'istamina) ma, essendo poco selettivi, agiscono anche su altri tipi di recettori a livello del sistema nervoso centrale provocando sonnolenza. Invece, gli antistaminici di ultima generazione sono più selettivi per i recettori H1 e passano con più difficoltà il sistema nervoso centrale; di conseguenza sono meglio tollerati e meno sedanti.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’immunoterapia specifica è l’unica terapia in grado di modificare la storia naturale della malattia allergica

 

a cura della Dott.ssa ROSA MICOLI
Specialista in Allergologia
- HUMANITAS GAVAZZENI BERGAMO -