«Quando mi hanno proposto di partecipare a "La Prova del cuoco" non ci ho pensato un attimo. L'idea di poter parlare di educazione dei nostri bambini attraverso il cibo mi ha subito conquistata. Ho sempre avuto una grande passione per il cibo, inteso come "relazione", veicolo di emozioni, momento di incontro. Ricordo quando da piccola, insieme alla mia famiglia, ci sedevamo attorno al tavolo la sera e condividevamo la nostra giornata, i nostri progetti. Erano i momenti più belli. Il cibo dovrebbe essere tutto questo, non solo qualcosa di cui nutrirci. Lo è fin da quando siamo nel grembo della mamma e poi quando, attraverso l'allattamento, inizia il magico legame madre-figlio». È difficile non rimanere affascinati dalla dolcezza e dall'entusiasmo di Francesca Valla, per tutti l'indimenticata "Tata Francesca" del programma "S.O.S Tata" di La7, oggi presenza fissa del programma di cucina di RaiUno condotto da Antonella Clerici. Qui, tra una chiacchiera ai fornelli e l'altra, parla del rapporto dei bimbi col cibo, con la tavola, con lo stare a tavola insieme ai genitori e di ogni curiosità che può emergere preparando una ricetta adatta a grandi e piccini e offre consigli alle mamme e papà a casa.

Ci racconta della sua nuova avventura televisiva, nella sua accogliente casa sulle colline di Bergamo, in mezzo al verde e alla natura, "la mia oasi di pace". È appena tornata da Milano, da Radio R 101 dove conduce uno spazio dedicato all'educazione dei più piccoli. La mattina è andata a scuola dai suoi bambini e, appena finita l'intervista, l'aspetta l'"impegno" più grande e meraviglioso, la sua piccola Giorgia (la bimba di due anni e mezzo avuta dal compagno Mauro) che reclama le coccole della mamma. «Mi sento davvero fortunata. Faccio il lavoro che sognavo fin da quando ero piccola, cioè la maestra. In radio, in televisione, ma anche attraverso il mio sito (www.francescavalla.it) o la mia pagina Facebook (Tata Francesca – S.O.S Tata), ogni giorno entro in contatto con tantissimi altri genitori che mi chiedono consigli, senza sapere che sono loro in realtà ad arricchirmi umanamente e professionalmente. E poi c'è lei, Giorgia, la mia splendida bimba, sensibile, curiosa, dolce ma allo stesso tempo decisa. Lei ha reso la mia vita meravigliosa, è arrivata come un dono proprio quando sentivo di avere l'età e la consapevolezza per diventare madre. Se riesco a trovare l'energia per fare tutto è merito suo. Mi basta vederla sorridere per non sentire più la stanchezza. E ogni mio momento libero è dedicato a lei».

Maestra e TATA per passione
Francesca inizia il suo percorso professionale occupandosi dei bambini lavorando come baby sitter, tata ed educatrice. Queste esperienze le permettono di capire che il mondo dell'infanzia è la sua vita. Oggi è insegnante di scuola primaria, scrittrice di libri dedicati all'educazione dei bambini e famosa tata della Tv. Da settembre 2013 è nel cast de La Prova del cuoco (Rai 1), il lunedì e il sabato dalle ore 12. È testimonial dell'Associazione Ai.Bi. (Amici dei Bambini) e di Save the Children, supportando le campagne e i progetti sviluppati a tutela dei bambini. Da gennaio 2013 ha uno spazio dedicato all'educazione dei bambini, il giovedì dalle 13,15, nel programma "Stile Libero" di Radio R101. Ha pubblicato di recente il suo primo libro di filastrocche per bambini, "Una rima tira l'altra" editore Gribaudo. Si occupa della formazione dei genitori in tutta Italia tenendo degli incontri sulla genitorialità.

Televisione, radio, libri (ne ha scritti diversi, l'ultimo "Una rima tira l'altra" di Gribaudo Editore, una raccolta di filastrocche, "pensata" mentre aspettava Giorgia e dedicata proprio a lei, in cui dietro a ogni rima c'è un insegnamento), tour per l'Italia per incontrare i genitori, l'impegno come testimonial di Ai.Bi. (associazione che promuove adozioni dei bambini abbandonati) e di Save The Children. Francesca, che è nata a Udine ma è cresciuta a Bergamo, non riesce proprio a stare con le mani in mano. «È vero, sono sempre in movimento. Sarà per questo che, nonostante ormai non abbia più tempo di andare in palestra, riesco a mantenere la linea. E meno male, visto che adoro mangiare» dice ridendo. «I miei piatti preferiti? Non resisto alle lasagne. Però mi piacciono molto anche i piatti semplici, come il passato di verdura con i crostini. Anche Giorgia ne va matta. Il trucco per far mangiare verdure ai bambini è mangiarle noi per primi, cucinare insieme e curare la presentazione dei piatti. Questo non vuol dire camuffare, altrimenti si sentono presi in giro, ma trovare la "forma" che li ispira di più. E poi insegnare a provare e assaporare prima di dire che non piace una cosa. Giorgia è abituata a mangiare di tutto. Viene anche a fare la spesa con me e spesso cuciniamo insieme, anche con Mauro che devo ammettere in cucina se la cava davvero bene. Coinvolgere i più piccoli nella scelta dei cibi e nella preparazione, ovviamente "via dai coltelli e dai fornelli" come dico sempre in trasmissione, è un modo divertente per prendere confidenza con il cibo e instaurare un rapporto sano. E poi mai dimenticarsi che i bambini imitano i grandi, anche a tavola, e che il buon esempio vale più di mille parole».

Coerenza, dolcezza e fermezza: ecco servita la "ricetta" di Tata Francesca in fatto di educazione. «L'ho sempre sostenuto come tata e lo metto in pratica anche ora con Giorgia: bisogna essere dolci, ma saper anche dire no quando ci vuole, perché dà al bambino dei punti di riferimento. Le regole sono indispensabili, anche se ogni tanto ci sta anche l'eccezione. In genere è il papà, che quando Giorgia chiede di venire nel nostro lettone per ricevere un po' di coccole, si scioglie e mi chiede se possiamo cedere» confessa ridendo la Tata. «E poi c'è il gioco, il metodo più adatto per tirare fuori il meglio dai bambini. In famiglia siamo tutti d'accordo. Innanzitutto Mauro, ma anche i miei genitori, che si prendono cura di Giorgia quando io non ci sono. Sono due persone solide, positive, affidabili, proprio due "tate" meravigliose». E se lo dice la Tata più famosa e amata della televisione...

a cura di Elena Buonanno