La nascita nel 2009 dell’Unità di Senologia Chirurgica dell’Azienda “Bolognini” di Seriate (già da allora guidata dal dottor Domenico Gerbasi, chirurgo che vanta esperienze professionali maturate durante plurimi stages sia all’Istituto Europeo Oncologico di Milano sia all'Università di Lyon in Francia) ha fatto registrare nei quattro Ospedali bergamaschi di Seriate, Alzano, Piario e Lovere un enorme afflusso di utenti ambulatoriali per visite senologiche e, di conseguenza, di interventi di chirurgia oncologica o plastico-ricostruttiva per tumore mammario.

«È noto purtroppo che questa patologia, che rappresenta la prima causa di morte delle donne giovani, sia molto diffusa» osserva il dottor Gerbasi. «Annualmente nella sola provincia di Bergamo si registrano circa mille nuovi casi di tumore mammario, ma, fortunatamente, gli ultimi dati statistici evidenziano che la sopravvivenza libera da malattia è nettamente aumentata, grazie ai moderni strumenti di cura integrata. La domanda più comune che si pone inevitabilmente qualunque donna che scopre di essere affetta da questa malattia è: “esiste oggi in Italia un ideale centro specializzato per la cura del tumore al seno che comprenda tutte le attrezzature tecniche e gli specialisti del percorso diagnostico-terapeutico?” La risposta è sì: questo centro si chiama “Breast Unit”».

Uno standard richiesto dall’Europa a tutela delle donne
A chiedere le “Breast Unit” è stata l'Europa: molti passi avanti sono stati fatti in tal senso negli ultimi anni, sin dalla prima dichiarazione del parlamento Europeo del 2003 che la definiva e ne promuoveva lo sviluppo. «Finalmente, tutto ciò è diventato realtà, e si può affermare che una battaglia storica per il diritto alla salute è stata vinta: dal 2016, in tutte le Nazioni europee le donne dovranno potersi curare in queste strutture specializzate, che rispondono a precisi standard di qualità. Ce ne dovrà essere almeno una ogni 500.000 abitanti» spiega il chirurgo. Una recente delibera della Regione Lombardia ha recepito queste direttive e approvato le linee guida regionali per l'istituzione, per la prima volta in Italia, della rete dei centri di senologia secondo il modello condiviso “Breast Unit”. Tutto questo allo scopo di garantire le migliori cure disponibili a tutte le donne.

Tecnologie avanzate e “personalizzazione”, dalla diagnosi alla cura (medica o chirurgica)
«Proprio in questo scenario si inserisce la nuova “Breast Unit” dell'Azienda ospedaliera “Bolognini“ di Seriate, completamente rinnovata, ma, nello stesso tempo, forte dell'esperienza e degli ottimi risultati di cura maturati negli ultimi anni» continua il dottor Gerbasi. «Tutti i casi di carcinoma mammario trattati nella “Breast Unit” del “Bolognini”, vengono sistematicamente discussi all'interno di un'equipe multidisciplinare che comprende radiologi, chirurghi senologi e plastici, oncologi, radioterapisti, infermieri specializzati (“breast nurses”), psicologi, che si interfacciano direttamente con il paziente e con i rispettivi Medici di Medicina Generale. È inoltre previsto che il Centro partecipi a studi clinici internazionali interfacciandosi con le altre realtà similari presenti in Europa. Naturalmente una rete sul territorio bergamasco garantisce un controllo delle attività nei quattro ospedali aziendali allo scopo di avvicinare il più possibile al domicilio della paziente i servizi di diagnosi e cura di altissimo livello. La diagnostica strumentale si avvale di moderni mammografi digitali e di ecografi di ultima generazione per biopsie mirate, TAC multistrato, Risonanza Magnetica Nucleare mammaria, Sistema stereotassico V.A.B.B. che permette biopsie mirate su guida mammografica. Una speciale sonda per la chirurgia radioguidata permette l’identificazione precisa del linfonodo sentinella che viene analizzato durante l’intervento chirurgico, evitando ulteriori inutili reinterventi. Anche le cure chemioterapiche più all'avanguardia e i controlli oncologici successivi sono disponibili presso i Day Hospital oncologici dell’Ospedale di Seriate, Alzano Lombardo e Piario. Grazie a questo moderno metodo di intendere la gestione clinica di questa temibile malattia e ponendo al centro di un processo di cura “personalizzato” la donna con le sue esigenze e non più la malattia, come invece avveniva un tempo, i risultati ottenuti sono di gran lunga migliori, come oramai dimostrato dalle più recenti pubblicazioni scientifiche del settore». Recenti studi hanno infatti dimostrato che se il tumore del seno è scoperto quando è ancora non palpabile, cioè rilevabile solo con gli esami strumentali (mammografia, ecografia, o risonanza magnetica), la percentuale di guarigione nelle Breast Unit specializzate supera addirittura il 95%.«Oggi però solamente il 30% dei tumori del seno si presenta in questa fase ancora “occulta” ed è quindi obbiettivo comune sensibilizzare tutte le donne ad effettuare regolarmente gli esami strumentali e le visite senologiche onde scoprire il tumore in fase precoce» conclude il dottor Gerbasi.

La nuova chirurgia mammaria “senza cicatrici visibili”
Si chiama Extra-mammary surgical approach o E.S.A. è una nuova tecnica chirurgica che, conservando la mammella, prevede la completa escissione del tumore grazie a un accesso chirurgico al disotto del solco mammario (extra -mammario, appunto) in maniera da rendere praticamente invisibile la cicatrice risultante, nascosta dalla piega naturale del seno. A metterla a punto, nel 2008, è stato il dottor Domenico Gerbasi, responsabile dell’Unità di Senologia Chirurgica dell’Azienda “Bolognini”. «Seppur innovativa nella sua concezione, questa tecnica chirurgica, applicabile in una percentuale di casi dipendente dalle dimensioni e localizzazione della neoplasia, rispetta rigorosamente tutti i canoni dei protocolli internazionali a riguardo della sicurezza e radicalità oncologica» sottolinea il dottor Gerbasi. Non a caso, dopo la sua pubblicazione sulla Rivista Ufficiale della Società Italiana di Chirurgia Updates in Surgery, ha subito destato molto interesse tra gli addetti ai lavori; a maggio 2012 il dottor Gerbasi è stato invitato ufficialmente a presentare il suo lavoro prima al 5° Congresso Mondiale sul Cancro svoltosi a Pechino e successivamente al “Target Meeting 2nd World Cancer Conference” svoltosi in Texas (U.S.A.) in qualità di relatore e presidente di sessione. Fino ad oggi, presso l'A.O. Bolognini di Seriate, il dottor Gerbasi ha effettuato oltre 2.000 procedure chirurgiche prevalentemente inerenti la chirurgia oncologica e ricostruttiva mammaria, preferendo prevalentemente il gold standard e cioè l'intervento conservativo che, rispettando l’integrità del corpo femminile e, quando possibile, nascondendo ulteriormente la cicatrice, diminuisce di molto l’impatto psicologico della malattia.

a cura di VIOLA COMPOSTELLA

Azienda Ospedaliera BologninI
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