«Stiamo per entrare nel periodo dell’anno che più mette a dura prova le nostre capacità relazionali. Indubbiamente le festività natalizie sono una gioia per i bambini, che vedranno materializzarsi i loro desideri sotto varie forme. Per gli adulti, invece, le cose non sono sempre così facili: molte sono le prove che devono affrontare, dettate dalle diverse circostanze che saranno chiamati a vivere. E questo si rifletterà anche sulle dinamiche di coppia». A parlare è Francesca Calioni Bembo, psicologa e psicoterapeuta. Ci siamo rivolti a lei per avere qualche consiglio per sopravvivere alle feste senza trasformarle in una continua occasione di litigio e tensione. Secondo gli psicologi, infatti, l’80% delle coppie è incompatibile con il Natale. I motivi di scontro sono tanti e tutto diventa più difficile anche perché le aspettative sono alte e si vorrebbe che tutto fosse perfetto.

“L’anno scorso a Natale siamo andati dai tuoi, quindi quest’anno andremo dai miei”. “Quest’anno i miei ci vogliono assolutamente a pranzo a Natale perché hanno prenotato una vacanza dal 26”. “Quest’anno è un anniversario speciale, perché si riuniscono tutti i parenti e vengono da ogni parte d’Italia”. Quante volte l’abbiamo sentito o detto? Anche quest’anno dovremo organizzare visite ai parenti, cercando la quadratura del cerchio per non incrinare delicati rapporti sociali e affettivi. «Oggi più che mai, in una società in cui le tante occasioni sociali e affettive vengono sostituite da mezzi tecnologici come gruppi whatsapp o social, la riunione familiare legata alle festività natalizie rappresenta un rito quasi obbligato al fine di preservare la coesione e il senso di appartenenza fra persone dello stesso albero genealogico» osserva la psicologa. «Sì, ma di quale coesione stiamo parlando? I tempi moderni sono sempre più avari di occasioni conviviali e proprio per questo ci sentiamo maggiormente “obbligati” a stare al grande gioco delle riunioni natalizie di famiglia. E così entrano in gioco reconditi fattori che faticheremo a metabolizzare più di un abbondante pasto natalizio».

Queste, e altre scelte tipiche del periodo natalizio (quanto denaro destinare ai regali, quando mettere le decorazioni, andare via qualche giorno o stare a casa etc.), sono già impegnative per una relazione in cui tutto vada a gonfie vele, ma quando una coppia sta già vivendo un periodo di crisi possono trasformarsi in una miccia per liti e rotture oppure essere vissute con un misto di sentimenti dall’indifferenza all’insofferenza. «Sensi di colpa o di vergogna, demotivazione sia nel pensare di fare sia di ricevere doni, senso di imbarazzo nei momenti di ritrovo: non si riesce a essere veramente noi stessi in momenti in cui la testa sta pensando ad altro, a un’imminente separazione o a una crisi che si affaccia dopo lunghi o brevi anni di convivenza o di matrimonio. La verità è che si vorrebbe essere altrove, a riflettere sulla nostra situazione, e il Natale diventa un problema tra i problemi. A questo punto il “politicamente corretto” resta una grande tentazione o un utile escamotage per sfuggire ai problemi insoluti nella coppia e per non fare emergere conflitti latenti. Trascinarsi nelle abitudini e negli schemi noti è quasi sempre rassicurante».

Cosa fare allora? Quali possono essere le vie di fuga per godere dell’atmosfera e del valore di questo periodo di festa nel modo migliore? Una buona idea potrebbe essere ritagliarsi uno spazio solo per la coppia, per tirare un po’ il fiato e ritrovare la propria intimità. Non serve necessariamente andare via, basta saper dare la giusta attenzione anche ai piccoli gesti e momenti. «Ognuno potrebbe cercare di vivere una propria esperienza personale autentica, che lo conduca più soddisfatto attraverso il periodo natalizio» suggerisce la psicologa. «Prestare attenzione al linguaggio del corpo del partner, prendersi del tempo per una conversazione di qualità, essere emotivi, cioè cercare di lasciarsi permeare dalle emozioni che stiamo vivendo. Quello che conta è il nostro personale momento che ci mette in contatto emozionalmente, per vivere le feste in modo che ci lascino e che restituiscano all’altro un ricordo vissuto: un pensiero, un piatto particolare, un rito personalissimo di cui siamo in pochi a conoscere il significato, un momento sospeso durante una cena, un dono particolare. Non ha importanza il valore esteriore dei gesti, ma ciò che significano per noi, per fissare all’interno della coppia un frammento di ricordo nella cometa emozionale del periodo. Se riusciremo a non celarci dietro lo schema ripetitivo, fisso e rassicurante del Natale e a sorprendere il nostro partner con una novità saremo riusciti a prenderci ancora per mano, per continuare il nostro cammino insieme, senza farci sopraffare dalla tensione».

Le aspettative “natalizie” spesso sono quelle di vivere giornate speciali, in cui tutto sia perfetto… Il problema è che le cose non vanno esattamente così


Troppo tempo insieme?
A scatenare la crisi, a volte, ci può essere anche il fattore tempo. Le festività, infatti, impongono relazioni più strette del solito in una coppia che magari nella vita normale condivide meno cose. L’equilibrio tra i partner deriva da un personale mix di presenze e assenze, vicinanze e lontananze dosate… almeno fino alle vacanze di Natale che spesso finiscono per trasformarsi in una convivenza forzata.

A cura di Viola Compostella
con la collaborazione della dott.ssa Francesca Calioni Bembo
Psicologa e Psicoterapeuta SIPP
A Bergamo