Pochi lo sanno. Ma l’osteopatia può rappresentare un valido aiuto per molti e diversi comuni disturbi di neonati e bambini, come coliche, rigurgiti, mal d’orecchio, irrequietezza e insonnia. Il tutto con trattamenti non invasivi e manovre delicate che vanno a correggere squilibri che spesso hanno origine durante il travaglio e il parto, quando le ossa del cranio si comprimono, creando blocchi e alterazioni che si ripercuotono sul benessere generale del piccolo. Come ci spiega la dottoressa Beatrice Grisi, osteopata.

Dottoressa Grisi, in che modo l’osteopatia può rivelarsi utile nei bambini appena nati?
I tessuti posseggono una loro “memoria” e tutto rimane impresso. Per questo è importante l’osteopatia nei bambini, perché evita che le disfunzioni si strutturino. Durante il travaglio e nella fase dell’espulsione, la testa del feto è soggetta a compressioni e trazioni importanti. In altre parole, il neonato subisce un trauma durante il passaggio nel canale del parto. Queste forze impresse nei tessuti normalmente non creano particolari problemi, anzi determinano un modellamento delle ossa craniche e uno stimolo meccanico essenziale per uno sviluppo regolare e di tutto il corpo. In alcuni casi, però, se troppo Intense, possono lasciare tracce e influenzare negativamente l’equilibrio strutturale del neonato, causando disfunzioni craniche, come irritazioni dei nervi cranici, deformazioni del cranio (ad esempio un cranio allungato o appiattito nella zona posteriore, occhio più chiuso...), alterazioni di mobilità di alcune ossa craniche non ancora saldate con la possibilità di sviluppare di conseguenza disfunzioni a carico del sistema visivo e della masticazione. Anche altri tessuti, spesso, conservano le asimmetrie delle pressioni e stiramenti subiti: ogni regione del corpo può essere lesa e ogni disequilibrio si ripercuote a distanza.

Quali problemi in particolare si possono affrontare? 
A seconda della disfunzione cranica presente nel bambino possono manifestarsi successivamente problematiche specifiche che l’osteopatia può aiutare a risolvere. Faringiti, riniti, sinusiti, otiti, adenoiditi, difficoltà respiratoria possono essere legate a un’alterazione del movimento delle ossa del cranio o a una scorretta mobilità del diaframma toracico. La presenza di disturbi del sonno, suzione difficoltosa, rigurgiti, difficoltà a deglutire, agitazione e irritabilità, coliche possono essere legate a una tensione o compressione delle suture o dei tessuti membranosi intracranici che tendono a creare un’irritazione di strutture nervose alla base del cranio. Le alterazioni a carico della colonna e del sacro possono dare luogo a manifestazioni posturali che si evidenzieranno durante la crescita come scoliosi, dismetrie e dimorfismi degli arti inferiori (ginocchia vare, valghe, alterazioni dell’arco plantare). La presenza di emicranie, cefalee, strabismo, cattive occlusioni possono essere legate a lesioni o tensioni delle membrane intracraniche o cranio-sacrali.

In cosa consiste il trattamento osteopatico?
I diversi approcci prevedono un trattamento manuale gentile, non invasivo ed efficace che ha come obiettivo ripristinare la corretta e intrinseca mobilità di ogni struttura e ogni tessuto del bambino: solo allora il corpo metterà in atto il suo potere di autoguarigione. L’osteopata innanzitutto controlla il ritmo cranio-sacrale con entrambe le mani e attraverso manovre molto dolci riequilibra cranio e sacro. Dopo una preventiva osservazione del bambino, si procede al trattamento dei disturbi funzionali, volto ad alleviare, laddove ci fossero, ad esempio tensioni a livello del rachide, del diaframma oppure dell’apparato viscerale, ad esempio a carico di intestino o stomaco. L’azione dell’osteopata non si limita alla correzione di un osso in rapporto a un altro, ma cerca di restituire ai differenti tessuti le proprie funzioni una delle quali è la possibilità di rispondere alle sollecitazioni circostanti. Questo è possibile perché nel bambino il sacro, lo sterno e l’occipite non sono completamente ossificati: il tessuto osseo è molto malleabile e la trama ossea non ha ancora raggiunto la sua densità massimale. In conclusione l’osteopatia aiuta a curare sin dalla primissima infanzia malformazioni, scompensi della struttura ossea e disfunzioni dell’apparato membranoso e legamentoso, migliorando il benessere del neonato e quello futuro da adulto. Per capire meglio: pensate al modo in cui un albero cresce se esposto costantemente a un vento che spinge prevalentemente da un lato, si piegherà assecondando la direzione del vento. Lo stesso vale per il corpo umano. Stress alla nascita irrisolti e adattamenti del corpo acquisiti sono le radici di molti differenti problemi sia dell’infanzia che dell’età adulta.

"In molti Paesi dell’Europa del nord è normale che un osteopata visiti i bambini appena nati per valutare e ridurre le influenze meccaniche sopportate dal corpicino per le posizioni assunte in utero e durante il parto”

Se il parto è stato cesareo...
Secondo l’osteopatia, un’attenzione particolare deve essere riservata ai bambini nati da parto cesareo: nel parto cesareo infatti vengono a mancare le pressioni esercitate sul corpo dal canale del parto, pressioni che sono necessarie all’instaurarsi dello stimolo meccanico che consente il regolare sviluppo dell’organismo.

a cura DI GIULIA SAMMARCO
con la collaborazione della Dott.ssa Beatrice Grisi
Osteopata DO, BSc Ost
(Post Graduate in Paediatric Osteopathy)
Studio Vitali Bergamo e Studio Beatrice Grisi Osteopata Cassano d’Adda (Mi)