A marzo di 11 anni fa nasceva “Bergamo Salute”. Che emozione vedere il primo numero prendere forma, pagina dopo pagina. E ancora di più tenere in mano la prima copia stampata con in copertina un bel bambino appena nato che sprizzava di gioia e speranza. Un po’ come tutti noi che in questo progetto abbiamo creduto e abbiamo lavorato, con passione, per vederlo realizzato, non senza un po’ di incoscienza. Incoscienza perché in tempi in cui l’informazione si indirizzava verso il web noi abbiamo scelto una rivista cartacea, certi che potesse funzionare lo stesso. E così è stato. Per fortuna sono molte le persone che, per approfondire temi importanti come la salute, si affidano ancora alla carta stampata e si fidano dell’informazione autorevole, seria e mai sensazionalistica che abbiamo sempre cercato di dare. A tutte loro il nostro grazie di cuore! Oggi “Bergamo Salute” è un pre-adolescente con tanto entusiasmo ma anche con i suoi momenti “difficili” e di sconforto. L’ultimo anno, in particolare, ci ha messo spesso a dura prova: non abbiamo potuto distribuire il numero di marzo scorso - quello dei 10 anni - causa emergenza sanitaria, la redazione è stata costretta a lavorare in smart working, l’incertezza economica derivata dalla pandemia ha avuto ripercussioni anche su di noi. Ma nonostante tutto abbiamo stretto i denti e siamo andati avanti. Se questo è stato possibile e siamo arrivati fin qui è merito sicuramente delle tante realtà che hanno continuato a sostenerci, nonostante le ovvie difficoltà, hanno continuato a credere in noi e nel nostro lavoro e per questo le ringraziamo! Ma, lasciatemelo dire, è anche merito dello straordinario team di questa rivista: Rosa, la nostra insostituibile caporedattrice (e factotum) sempre sul pezzo, saggia e un po’ folle allo stesso tempo, un faro nei momenti più complicati, e Luciano, il nostro sales manager (ruolo in realtà riduttivo rispetto a quello che fa), testardo e tenace, una persona straordinariamente onesta e seria, nel lavoro come nella vita, sempre pronta a farsi in quattro per il bene della rivista e non solo. Più che colleghi, amici e compagni di strada. Una strada che ci ha portati a compiere 11 anni e che speriamo possa continuare così, nel segno della passione, dell’amicizia e dell’impegno nell’offrirvi sempre un’informazione utile ed affidabile. 

Elena Buonanno