È tra le patologie del cavo orale che vengono riscontrate più frequentemente: si tratta della malattia parodontale, un’infezione dovuta a diversi batteri che colpisce il parodonto, cioè i tessuti e le strutture che sostengono il dente come le gengive, l’osso e il legamento parodontale. Capiamo meglio a quali esami sottoporsi e che terapia seguire per risolvere il problema con l’aiuto di Deborah Penati, igienista, e del dottor Maggioni, Direttore Sanitario della Clinica dentale Pianeta Sorriso.

Con quale esame si avvia la ricerca di parodontite?

Un esame semplice e rapido è il sondaggio parodontale. Grazie a una sonda millimetrata si misura la profondità del solco gengivale, cioè lo spazio fisiologicamente presente tra il dente e la gengiva: in un paziente sano questo spazio non supera i 3 mm, mentre in caso di parodontite la profondità è su-
periore a 4 mm (si parla quindi di tasca parodontale). Inoltre i risultati ottenuti vengono raccolti su apposite schede parodontali, che possono essere consultate anche nel corso delle visite successive.

In seguito cosa si valuta?

Una volta stabilita la presenza di malattia parodontale, si effettua un esame radiologico per valutare le condizioni delle ossa. Normalmente il dente con la sua radice è integrato dentro l’osso per il 75% del totale. In caso di infezione questa percentuale si riduce notevolmente e i denti possono perdere la loro stabilità.

Bisogna poi capire quale batterio ha dato il via all’infezione…

Esatto. Per le analisi microbiologiche si scelgono cinque punti all’interno della bocca tra i più gravi e rappresentativi della situazione del cavo orale del paziente. In ciascu-
no di questi punti vengono inseriti coni di carta sterile che permetteranno, in seguito all’analisi di laboratorio, di rilevare la quantità e la qualità dei microrganismi presenti. Anche in questo caso i risultati verranno registrati su specifiche schede per avere sempre traccia della storia clinica del paziente. In seguito all’acquisizione di tutti questi dati clinici si potrà infine identificare la migliore terapia individuale specifica per il singolo paziente.

Si può essere più o meno predisposti alla malattia parodontale?

Sì, ed esiste un esame per stabilire con esattezza tale predisposizione: si tratta dell’analisi genetica sulle cellule raccolte tramite un tampone che viene strofinato per almeno 30 secondi sulle mucose (gengive e pareti interne della bocca). Anche questa informazione è importante per definire il trattamento più adatto. 

Clinica Dentale Pianeta Sorriso
Dir. San. dott. Maurizio Maggioni
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