L’invecchiamento è un processo naturale, fisiologico e inevitabile, ma la paura del tempo che passa è un sentimento che accomuna molte persone. Una delle preoccupazioni più comuni legate all’invecchiamento è il timore di perdere la propria bellezza e attrattiva fisica. «Questo aspetto al giorno d’oggi, nella società moderna dominata dai social, è ancora più forte, poiché la cultura dell’immagine nel corso degli anni è mutata contribuendo all’aumento dell’ideale di perfezione» afferma la dottoressa Michela Gritti, psicologa. Ma non è tutto. Oltre all’ansia per i cambiamenti del proprio aspetto fisico, con il passare degli anni si può sviluppare anche una maggiore apprensione per il proprio stato di salute

Dottoressa Gritti, quali sono i timori più diffusi?

L’invecchiamento del corpo può aumentare il rischio di malattie croniche e disturbi legati all’età, come l’artrite, le malattie cardiovascolari o l’insorgenza di patologie neurologiche degenerative. Nella persona si formano quindi pensieri legati alla paura di perdere la propria autonomia, l’indipendenza e al possibile cambiamento della qualità di vita, innescando così ansie e preoccupazioni per il futuro. Ma è proprio la paura costante di sviluppare qualche patologia che può portare all’insorgenza di stati ansiosi importanti, con effetti negativi sulla qualità di vita.

Ci può fare qualche esempio pratico?

La paura di invecchiare e l’ansia che ne deriva possono influenzare la nostra vita in diversi modi:
> la preoccupazione incessante per il futuro può influire sulla capacità di vivere appieno nel presente;
> l’ansia legata allo scorrere del tempo può portare a una diminuzione dell’autostima facendo sentire la persona meno affascinante o meno vitale ed energica;
> la paura può spingere a evitare attività che vengono percepite come specifiche dell’età avanzata;
> il sentirsi insicura riguardo al modo in cui gli altri la percepiscono a causa dell’età può portare una persona a evitare le interazioni sociali o estraniarsi dal mondo esterno, così da non sperimentare le emozioni vissute come intollerabili;
> la paura può condizionare le scelte di vita, portando una persona a scegliere sulla base della paura di ciò che verrà anziché sulle vere aspirazioni.

Che comportamenti “positivi” si possono adottare?

Ogni età, ogni tappa di vita ha le proprie peculiarità, per questo è importante coltivare la curiosità verso di sé e fare tesoro dei cambiamenti e dell’evoluzione del corpo nel tempo. Come? Ecco qualche suggerimento utile.
> Notare il lato positivo della vecchiaia: più invecchiamo, più diventiamo saggi. Un modo per tollerare il passare del tempo è scrivere ciò che si impara ogni anno. Tenere una sorta di diario in cui prendere nota di tutto ciò che si è appreso in ogni ambito della vita. Fare questo esercizio potrebbe aiutare a capire che l’avanzare degli anni non deve essere necessariamente vissuto come un qualcosa di negativo.
> Dare priorità alla salute: invece di ricorrere a rimedi anti-invecchiamento, cercare di dare priorità alla salute fisica e mentale. Questo significa praticare attività fisica in modo regolare, seguire una dieta equilibrata e soprattutto concentrarsi su ciò che si vuole veramente fare nella vita.
> Dare importanza alle relazioni interpersonali: circondarsi di persone che apportano un contributo positivo alla vita e lasciare andare quelle che non fanno bene.
> Praticare la gratitudine: invece di osservare solo gli aspetti avversi, cercare di essere grati per tutto ciò che si è imparato e sperimentato nel corso dei giorni e per ciò che si è costruito negli anni.
> Uscire dalla zona di comfort: con lo scorrere del tempo è molto comune che le persone si sentano a proprio agio nelle loro abitudini costruite e consolidate negli anni. Questo finisce per creare la sensazione che tutto sia uguale e che non succeda mai nulla di nuovo ed entusiasmante. Invece di concentrarsi sulla comodità, cercare di uscire dalla zona di comfort e fare nuove esperienze.
> Accettare le proprie paure: la paura di invecchiare e di ciò che significa essere anziani è comune a gran parte delle persone. Invece di negarle, cercare di vivere le emozioni che si sperimentano, accogliere la nostalgia, la tristezza, qualsiasi emozione che arriva.
> Cercare un aiuto professionale: se la paura di invecchiare preoccupa eccessivamente e influenza la qualità della vita, potrebbe essere utile affidarsi a uno psicologo professionista.
In conclusione, sperimentare la paura del passare del tempo è del tutto naturale: è importante riuscire a sostituire gli stereotipi sulla vecchiaia con pensieri maggiormente positivi e realistici. 

A cura di Sara Carrara
con la collaborazione della dott.ssa Michela Gritti
Psicologa Clinica, Master in Valutazione multidimensionale e Tecniche per il cambiamento
Amae studio professionale a Casazza