Vanta più di 20 anni di storia e raccoglie oggi 300 soci: è Parkinsoniani Bergamo, la sezione bergamasca dell’Associazione Italiana Parkinsoniani.

«L’obiettivo fondante di Parkinsoniani Bergamo è quello di migliorare le condizioni di vita delle persone affette da Parkinson e ci proponiamo di raggiungerlo promuovendo l’informazione su tutti gli aspetti della malattia, organizzando iniziative di sensibilizzazione e aggregazione, implementando attività di sostegno per i malati e le loro famiglie e raccogliendo fondi per la ricerca scientifica» afferma Marco Guido Salvi, presidente della sezione di Bergamo, che aggiunge: «I servizi offerti dall’associazione sono molteplici: dalla fisioterapia di gruppo al training del cammino, dal Nordik walking alla logopedia, sino ad attività più particolari come la Tango e la Teatro Terapia».

Un esempio dell’impegno di Parkinsoniani Bergamo è anche il nuovo Centro Parkinson, a Calcinate, inaugurato a metà giugno.

«Ma oltre che per il corpo, l’associazione vuole essere un sostegno anche per la mente e le emozioni sia delle persone con Parkinson sia dei loro famigliari» continua Salvi. «Per questo anche quest’anno abbiamo organizzato l’iniziativa “L’inguaribile voglia di vivere”, che ha visto la partecipazione di clinici e pazienti per parlare e condividere esperienze di malattia cronica e disabilità. Come negli incontri precedenti, le testimonianze significative e toccanti sono state una sorta di abbraccio a tutte le persone presenti, aiutandole ad accettare la disabilità e, soprattutto, ad apprezzare l’inestimabile dono della vita. In più quest’anno, anche alla luce di quanto vissuto nel periodo pandemico, abbiamo dedicato un’attenzione particolare al tema del ruolo e del significato che assume il volontariato nel settore del sistema socio-sanitario e assistenziale, così da individuare punti di forza, criticità e miglioramento».

Con lo stesso impegno instancabile che contraddistingue l’associazione, Salvi conclude: «Parkinsoniani Bergamo è e vuole continuare a essere un riferimento per i pazienti e chi sta loro accanto e un interlocutore con le istituzioni per tutte le questioni riguardanti la malattia di Parkinson». 

I principali campanelli d’allarme della malattia di Parkinson

La malattia di Parkinson è un disturbo del sistema nervoso centrale caratterizzato principalmente dalla degenerazione di alcune cellule nervose (i neuroni) situate in una zona profonda del cervello. Diversamente da quanto si crede, non è una malattia “della vecchiaia”, infatti nella maggior parte dei casi si sviluppa prima dei 60 anni. Poiché un trattamento precoce può garantire una buona qualità di vita della persona con Parkinson, vediamo quali sono i sintomi principali:
> il volto diventa meno espressivo (tanto che viene definito “faccia del giocatore di poker”) e c’è una certa lentezza per esempio nel sorridere e nel corrugare la fronte;
> si ha difficoltà a muovere un braccio o una gamba anche se non si prova alcun dolore (per esempio non si alza la pianta del piede mentre si cammina);
> diminuiscono i movimenti che si compiono in modo automatico, come per esempio gesticolare mentre si sta parlando;
> la voce diventa flebile e si fa difficoltà a pronunciare bene tutte le parole;
> quando si scrive, la scrittura diventa sempre più piccola, lenta e difficile da leggere
> quando si è rilassati compare un tremore che sparisce nel momento in cui ci si inizia a muovere (attenzione: non tutte le persone che tremano hanno il Parkinson e non tutte le persone con Parkinson tremano!).

AIP Parkinsoniani Bergamo
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