Chi è il Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro?

Il Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro è il professionista sanitario responsabile di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale, nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene di sanità pubblica e veterinaria. Questa la descrizione contenuta nel DM 58 del 1997 che ne istituisce il profilo. Nonostante la “giovane età” nel corso della storia è possibile individuare diverse figure che possono rappresentare possibili antesignane del Tecnico della prevenzione. Per citarne alcune, nell’80 a.C. alle terme di Pompei, personale deputato, verificava le condizioni igieniche delle terme dopo ogni ciclo. Nel Capitulare de villis et curti imperialibus riferito alla corte di Carlo Magno (VIII secolo d.C.) si legge: “Occorre dedicare molta attenzione perché i prodotti alimentari lavorati o confezionati a mano siano tutti fatti o preparati con pulizia somma”. Nel 1440 a Venezia, in occasione dei pericoli di peste, in Senato furono eletti 3 Provveditori alla Sanità che, per fini di prevenzione, controllo e repressione, si avvalevano di collaboratori sul territorio. Ancora a Firenze nel XVII secolo le guardie del Bargello ispezionavano e fornivano pareri su attività lavorative come macellerie e concerie, sulla qualità del pane e delle farine, sui salumi, sulle carni, sulla potabilità dell’acqua e nelle loro ispezioni individuavano alimenti ritenuti non sani o contraffatti. Fino ad arrivare al 1890, anno in cui nasce il Vigile sanitario, che coadiuvava l’Ufficiale Sanitario nell’esecuzione delle ispezioni igienico sanitarie e dei regolamenti comunali. Nel 1978, con l’istituzione del SSN, i Vigili sanitari furono inseriti nei servizi di prevenzione delle USL assumendo la denominazione di Personale di vigilanza e ispezione e da qui, appunto, arriviamo alla storia più recente dalla quale siamo partiti.

Di cosa si occupa questa figura professionale?

I Tecnici della prevenzione svolgono un ruolo fondamentale per la tutela della salute pubblica e la qualità della vita, contribuendo a prevenire e ridurre gli effetti negativi dei fattori di rischio sul benessere fisico delle persone. Nello specifico garantiscono:
> il rispetto delle norme igienico-sanitarie e di tutela della sicurezza alimentare e il benessere animale, contribuendo a prevenire e contrastare i rischi di contaminazione, alterazione o adulterazione degli alimenti, nonché proteggere la salute e il benessere degli animali allevati o destinati al consumo umano, certificando anche l’idoneità al consumo dei funghi freschi, effettuando verifiche, campionamenti e audit presso i centri di trasformazione e distribuzione degli alimenti;
> la sicurezza e la salute dei lavoratori attraverso l’analisi del processo produttivo, individuando le potenziali fonti di rischio, valutando la probabilità di esposizione dei lavoratori, proponendo misure preventive mirate a eliminarli o ridurli al minimo, creando un ambiente di lavoro sicuro, promuovendo consapevolezza tra i lavoratori riguardo ai rischi e alle buone pratiche, al fine di prevenire infortuni e malattie professionali;
> la sicurezza e la salute delle comunità, svolgendo attività di valutazione, monitoraggio dell’impatto ambientale delle attività umane, proponendo misure di riduzione dell’inquinamento atmosferico, acustico, idrico, elettromagnetico, chimico, biologico, meccanico, ergonomico e psicosociale.

Qual è il percorso formativo per diventare Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro?

Per diventare Tecnico della prevenzione è necessario conseguire la laurea triennale, abilitante all’esercizio professionale, in Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro (L/SNT4 – Classe delle professioni sanitarie della prevenzione). L’accesso al corso di studi è a numero chiuso, per accedere al quale è necessario superare un test di ammissione. Focus principale della formazione è l’attività di tirocinio a cui lo studente dedica molto del suo tempo di studio. Nel corso della carriera deve garantire un aggiornamento costante sulle normative e tecnologie relativo ai propri campi di interesse. Su tutto il territorio nazionale 34 sono gli Atenei presso cui è attivo il corso di laurea, per un totale di 38 sedi formative. In Lombardia le Università interessate sono l’università degli Studi di Brescia, Milano, Pavia e Insubria, per un totale di 97 posti disponibili.

Dove esercita la propria attività questa figura professionale?

Il Tecnico della prevenzione esercita la propria attività in forma libero professionale o in qualità di dipendente di Enti pubblici e privati e/o aziende, collaborando con le autorità, le aziende, i sindacati, le associazioni di categoria e i cittadini per promuovere la cultura della prevenzione e il rispetto delle normative vigenti. In ambito pubblico le funzioni sono esercitate nelle Agenzie Regionali di Protezione Ambientale e presso i Dipartimenti della prevenzione afferenti alle Agenzie di tutela della salute, con la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria. In conclusione, possiamo dire che i Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro svolge un ruolo essenziale nel sistema salute in quanto la Prevenzione è la soluzione!

A cura di Lella Fonseca
con la collaborazione della Dott.ssa Deborah Balbino
TPALL ATS Bergamo, Presidente commissione albo TPALL Bergamo,
Segretario nazionale Commissione di albo TPALL