Tutto dipende da cosa si intende per amore. In ogni caso può diventare una situazione difficile da gestire emotivamente. In una realtà storica e culturale in cui ormai le regole della famiglia o della coppia tradizionale sembrano vacillare, una nuova domanda sembra incuriosire ormai molte persone: si possono amare due persone contemporaneamente?
«Bisogna innanzitutto capire cosa intendiamo e vogliamo intendere per “amare”» osserva il dottor Silvio Mori, psicologo e sessuologo. «Se ci soffermiamo un attimo, è importante riconoscere che in fondo esistono varie forme di amore: l’amore fraterno, l’amore per un figlio, l’amore passionale, l’amore romantico, l’amore platonico. In quest’ottica, così come è possibile amare due figli contemporaneamente, non possiamo certo ignorare il fatto che sia possibile anche amare due persone contemporaneamente. La capacità di amare non è “matematica”, non è detto che si esaurisca tutta nei confronti di un’unica persona: l’esperienza ci insegna che molte persone hanno una relazione principale e magari una parallela e non è detto che ciò avvenga perché non amano più la prima».
Ma, dottor Mori, questo sembra quasi sottointendere che la monogamia e la fedeltà non vadano più di moda. È così?
La monogamia è difficile da definire, davvero molto difficile. Siamo una delle pochissime specie monogame ma in fondo, se osserviamo bene, così monogamo poi nella realtà l’essere umano non è. Probabilmente è più corretto intendere la monogamia più come fatto evolutivo e culturale che come tratto di natura. Non siamo monogami per natura, semmai possiamo esserlo per scelta. Lo psicanalista e sociologo tedesco Erich Fromm diceva una cosa molto importante: “Amare qualcuno non è solo un forte sentimento, è una scelta, una promessa, un impegno”. Questo è il punto. L’amore duraturo, per esistere, richiede anche una certa dose di impegno, soprattutto se alle basi del rapporto c’è il patto di fedeltà.
Patto che non sempre viene ricercato. Pensiamo per esempio alle cosiddette coppie aperte, per loro in fondo amare due o più persone contemporaneamente è normale.
Esattamente, ci sono le coppie aperte. E ultimamente si sta affermando anche una nuova filosofia: il poliamore, dove la possibilità di amare più persone contemporaneamente è dichiarata apertamente. In quest’ottica il poliamore è un concetto diverso dal tradimento proprio perché se il tradimento è solitamente nascosto e clandestino, il poliamore è consensuale e la fedeltà viene riconosciuta non in relazione all’esclusività sessuale bensì alla trasparenza e all’onestà dei propri partner. Alla base di questa filosofia c’è il rifiuto dei valori tradizionali della monogamia e una concezione più libera del sentimento amoroso. Per dirla alla Charles Bukowski: “Come fai a dire che ami una persona, quando al mondo ci sono migliaia di persone che potresti amare di più, se solo le incontrassi? Il fatto è che non le incontri”.
Forse, allora, la domanda da porsi potrebbe essere un’altra: è possibile amare due persone contemporaneamente e allo stesso modo?
Ecco, qui le cose stanno un po’ diversamente. È possibile amare una persona di un amore romantico e affettivo e provare allo stesso tempo un sentimento di forte attrazione erotica per un’altra persona, ma in fondo sono due forme diverse di amore. Una donna sposata da 16 anni può provare un sentimento di amore per il proprio compagno con cui “ne ha passate tante” e contemporaneamente vivere una forte infatuazione per un collega. Ma sono due sentimenti diversi. Per non parlare degli amori platonici, i classici “vorrei ma non posso”. E spesso chi vive una doppia relazione afferma di non riuscire a immaginarsi senza il compagno o la compagna ufficiale ma nonostante questo non riesce a (o non vuole) rinunciare alla storia parallela, dichiarando in fondo “di amare entrambi”. Queste dinamiche sono in stretta correlazione anche con il non sempre facile rapporto tra amore romantico e amore erotico, tra amore e sesso, che a volte si manifesta “nello scontro fra il desiderio di trattenere in modo esclusivo e quello di cambiare, esplorare, e quindi fra monogamia e poligamia” (Francesco Alberoni).
Non dev’essere facile vivere una situazione di questo tipo…
Proprio così per le persone che si trovano a vivere queste esperienze non è mai semplice, perché si troveranno prima o poi di fronte a una scelta tra due spinte emotive contrastanti: sacrificare il sentimento nascente per la nuova persona (ricordiamoci che l’amore duraturo richiede anche impegno, l’infatuazione è più semplice) oppure lasciarsi trasportare dalla passione e quindi praticamente vivere due storie parallele. È chiaro che nessuno può decidere o criticare la scelta delle persone, specialmente in un ambito come questo dove spesso si vive un conflitto tra sentimento (cosa dice il cuore) e ragione (cosa dice la testa). Certo l’argomento è caldo e delicato, ma se devo rispondere alla domanda “è possibile amare due persone contemporaneamente?” non posso fare altro che dire “sì, certamente, è possibile”. Sono situazioni facili e leggere? “No, direi decisamente no”. A parte la questione del poliamore e delle coppie aperte (che hanno dinamiche precise e meriterebbero un capitolo specifico), bisogna considerare che generalmente questi “amori multipli” vengono vissuti nel contesto di realtà di tradimento e adulterio, con tutto ciò che comporta sul piano emotivo, gioie e dolori compresi. Le persone coinvolte in amori paralleli riferiscono spesso di non poter fare una scelta, perché rinunciare a una delle due situazioni li priverebbe di qualcosa di importante, oscillando così tra sentimenti di colpa da un lato e il rischio, dall’altro lato, di vivere fondamentalmente entrambe le storie in modo parziale.
a cura di GIULIA SAMMARCO
ha collaborato DOTT. SILVIO MORI
Psicologo e Sessuologo
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