“La stampante è conveniente ma quanto spenderò poi di inchiostro o toner?”. “Quanto mi costerà veramente una copia?”. “La stampante sarà proprio adatta alla mia attività..”. Queste, e tante altre, sono le domande che ci si dovrebbe porre al momento di acquistare o sostituire una stampante, copiatrice o multifunzione. I dubbi sono tanti e districarsi tra le diverse tecnologie e formule di noleggio o acquisto non è cosa semplice, che si tratti di un piccolo ufficio o di una realtà più complessa.

 «All’azienda che si rivolge a noi prima proponiamo un’analisi gratuita dei costi di stampa e, valutando le esigenze specifiche dell’attività, gli prospettiamo la miglior soluzione» spiega Matteo Virotta di B-Life, azienda specializzata nella fornitura di prodotti e servizi per la stampa in ufficio. «La soluzione migliore per tutti non esiste, noi proponiamo un “vestito su misura”, la casistica è molto varia: se si stampa poco la tecnologia a getto d'inchiostro potrebbe comunque essere valida, mentre la soluzione classica per i medi e i grandi volumi è la laser, ma oggi queste non sono le uniche possibilità. Abbiamo a disposizione anche la tecnologia Solid Ink di Xerox che permette di ottenere stampe incredibilmente luminose con un effetto che nessuna laser può dare e inoltre vantaggi in termini ecologici (non genera rifiuto come il toner) e di salute (sicurezza sul lavoro). I panetti di cera utilizzati da questa tecnologia hanno infatti una composizione simile ai pastelli a cera dei bambini, non presentano rischi e sono facilissimi da stoccare, nello stesso tempo il costo copia è molto vantaggioso, con la formula a 3 livelli che permette di stampare carta intestata a colori al prezzo del bianco e nero». La SUVA, autorevole Agenzia svizzera del settore sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, ha effettuato una ricerca dalla quale è risultato che “le polveri di toner emesse dalle stampanti laser e dalle fotocopiatrici possono causare disturbi soprattutto nei soggetti con mucose ipersensibili nelle vie respiratorie superiori e inferiori”. La tecnologia laser non è comunque da demonizzare, l'agenzia avverte infatti che “in genere le reazioni di ipersensibilità non specifiche dovute agli effetti irritativi di queste emissioni possono essere evitate migliorando l'igiene del posto di lavoro. Gli studi epidemiologici non hanno stabilito relazioni causali certe fra queste emissioni e le malattie croniche dell'apparato respiratorio o le malattie polmonari interstiziali”. Sono moltissime le macchine laser presenti nei luoghi di lavoro e per un po' continueranno a essere prodotte e vendute, ma è importante che la manutenzione venga eseguita correttamente per non disperdere polveri. Nel momento della sostituzione o di una nuova acquisizione potrebbe quindi essere il momento di valutare tecnologie più moderne che possono dare risultati brillanti con un occhio di riguardo alla salute e all'ambiente e perché no... ai costi!

a cura di FRANCESCA DOGI

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