«In genere la stagione fredda non rappresenta una grossa sfida per i nostri beniamini, perché il cane e il gatto sono ben equipaggiati da Madre Natura per difendersi dal freddo. Nonostante questo è opportuno seguire alcune semplice linee di condotta per evitare che si ammalino». Chi parla è il dottor Stefano Cattaneo, medico veterinario. Ci siamo rivolti a lui per avere qualche consiglio per mantenere sani e vitali i nostri amici a quattro zampe anche in questa stagione e sfatare anche alcune false credenze.

Dottor Cattaneo, il mantello è sufficiente per proteggere tutti i cani e i gatti dal freddo?
Non tutti i cani e i gatti sono uguali per quanto riguarda la tolleranza al freddo. C’è una grande variabilità di razza e molto diversa è la risposta, ad esempio di un Siberian Husky, razza nordica, o di un Chihuahua, razza di origine messicana, o del gatto Sphynx che non presenta alcun pelo. Una grande differenza esiste inoltre fra l’animale che normalmente vive all’aperto, che presenta un pelo molto folto, e l’animale che vive prevalentemente in casa. Per questi e per le razze intolleranti al freddo (in genere i cani di taglia piccola e con il pelo raso) può essere indicato provvedere a una mantellina confortevole che protegga dalle basse temperature. Attenzione però a non stringerla troppo, perché altrimenti il cane non la sopporta: facendo esercizio fisico deve poter aumentare la propria ventilazione. Nel caso di cani che abitualmente vivono in casa bisogna evitare i grossi sbalzi di temperatura perché possono predisporre a malattie dell’apparato respiratorio. Meglio uscire nelle ore più calde della giornata, evitando passeggiate troppo lunghe e tornando a casa se inizia a tremare o a rallentare il passo (possibili segni di ipotermia). In caso di temperature molto basse è meglio evitare le uscite ai cuccioli e ai cani anziani.

Molti pensano che d’inverno sia necessario aumentare le quantità di cibo. È vero?
Nella maggior parte dei casi di animali “casalinghi” non è necessario aumentare le quantità di cibo, perché in realtà i cani e i gatti diminuiscono la loro attività fisica (quindi semmai bisognerebbe diminuire la quantità di cibo). Fanno eccezione i cani che fanno escursioni sulla neve, che hanno bisogno di un apporto energetico più elevato. I cani da slitta che partecipano a competizioni addirittura raddoppiano il loro fabbisogno energetico e necessitano di diete bilanciate ad alto contenuto di proteine e di grassi, iniziando a somministrarle otto settimane prima della gara. In genere i cani che praticano escursioni occasionali non hanno bisogno di quantitativi così elevati, ma può essere una buona norma aumentare di un terzo la quantità di cibo usuale, così come bisogna aumentare di un 10% il cibo per cani che vivono all’esterno.

Per quanto riguarda invece l’acqua? Quando fa freddo sembra che la sete sia inferiore rispetto ad altri periodi…
Questo non è vero. Spesso l’inverno porta aria secca e quindi il cane perde molto facilmente acqua attraverso il respiro, in particolare quando svolge attività fisica e respira più velocemente (le perdite durante l’esercizio aumentano di 10-20 volte). D’inverno i proprietari spesso sottovalutano questo bisogno. È bene mettere a disposizione del cane l’acqua prima e dopo la passeggiata.

Molti cani sono “ghiotti” di neve. Fa male mangiarla?
La neve in sé non è un problema. Però spesso nella neve sono frammiste altre sostanze che possono intossicare il cane, in particolare il sale che viene usato per tenere pulite le strade. Non è quindi una buona idea lasciar mangiare la neve a un cane. Per lo stesso motivo è bene pulire le zampe dopo la passeggiata, se piene di neve, per evitare che il cane le lecchi, facendo attenzione a togliere tutti i grumi di neve attaccati al pelo. È buona abitudine anche controllare il condotto uditivo del cane, per togliere la neve e asciugarlo, evitando così l’insorgenza di otiti.

Il sale anche solo a contatto con la cute può provocare infiammazione e quindi, in caso di passeggiate frequenti nella neve, può essere utile usare pomate protettive (in commercio ce ne sono diverse) o fargli indossare scarpe di materiale impermeabile (bisogna però abituarli perché non tutti i cani le sopportano).

Ghiaccio e antigelo: due pericoli sottovalutati
Non lasciate passeggiare il cane su fiumi o laghi ghiacciati, non sempre sono in grado di avvertire il pericolo e se la lastra di ghiaccio si rompe, può annegare o andare incontro a ipotermia.
Mettete in un posto sicuro il liquido antigelo per l’auto, che ha un sapore dolciastro che piace sia ai cani che ai gatti e le intossicazioni non sono così infrequenti. Un piccolo cucchiaino (una leccata) è già sufficiente a causare un’insufficienza renale.

a cura DI VIOLA COMPOSTELLA
con la collaborazione del DOTT. STEFANO CATTANEO
Medico Vetrinario 
Ambulatorio Veterinario Città di Albino