Il mal di testa? Non va in vacanza. Anzi, per alcune persone le vacanze sono proprio uno dei periodi più a rischio. Molti sono i fattori che, in questa fase dell’anno, possono favorirne la comparsa: tra questi gli sbalzi tra caldo e aria condizionata, la tensione derivante dall’organizzazione della partenza per le vacanza, i cambi climatici e di pressione atmosferica repentini. Ma in particolare è lo stress a cui il nostro organismo va incontro a causa del cambiamento di ritmi, che si verifica in vacanza, a giocare un ruolo importante.

Una questione di orologio biologico
In vacanza si passa in genere da uno stile di vita sedentario e in ambienti chiusi ad attività all’aria aperta che aumentano il movimento giornaliero. Anche l’equilibrio sonno-veglia viene alterato così come le abitudini alimentari, sia nei cibi che mangiamo sia negli orari e, a volte, si saltano addirittura i pasti. Anche i marcati cambiamenti climatici e di altitudine possono contribuire. La lista potrebbe allungarsi ancora con molte altre cause che stravolgono la routine quotidiana e che possono quindi scatenare episodi cefalalgici. In genere si tratta di forme di mal di testa di natura tensiva e occasionale, ma, in chi già ne soffre, questi cambiamenti possono aumentare l’incidenza di episodi di emicrania. L’emicrania, infatti, colpisce chi ha un cervello con caratteristiche speciali, sempre in allerta, con una cronica insofferenza ai cambiamenti” (ecco spiegata, ad esempio, la cefalea da week-end); è il dolore il modo con cui il cervello si protegge da una situazione a cui non riesce ad adattarsi.

Così si riduce il rischio 
Esistono alcuni consigli che possono rivelarsi utili per prevenire e affrontare tempestivamente il mal di testa e non rovinarsi le vacanze. Tra questi: Nei giorni prima della partenza prepararsi al cambiamento di ritmo, cercando di riposare e concedendosi qualche piccola pausa. Mettere in valigia rimedi antinfiammatori e analgesici utili a intervenire per bloccare il dolore in caso di necessità. Non trascurare un’alimentazione sana e nutriente, a partire da una buona prima colazione a base di zuccheri a pronta disponibilità (ad esempio miele, marmellata e frutta). Nei primi giorni di vacanza cercare di evitare cambiamenti bruschi del proprio stile di vita, ad esempio del ritmo sonno-veglia. Anche dormire troppo per l’organismo è una causa di mal di testa in particolare in chi è predisposto. Bisogna sempre tenere presente che l’emicrania è una patologia dei nostri orologi biologici. 
Fare attività fisica per aiutare l’organismo ad adattarsi al nuovo ritmo. È sufficiente fare lunghe passeggiate all’aria aperta. L’esercizio fisico può contribuire a prevenire i sintomi della cefalea, in particolare tensiva, anche per altri motivi: attività aerobiche come la corsa, il nuoto, la bicicletta, il pilates e lo yoga sono responsabili di un maggiore apporto di ossigeno, migliorano respirazione e circolazione sanguigna e riducono la vasodilatazione sanguigna cerebrale, una delle principali cause delle crisi di cefalea.
Evitare i marcati cambiamenti di fuso orario o di altitudine, soprattutto nei primi giorni di vacanza, quando l’organismo non è ancora abituato al nuovo ambiente.
Fare attenzione all’alimentazione e cercare di non stravolgere le proprie abitudini alimentari. In vacanza qualche strappo alla regola è concesso, ma non bisogna esagerare.
Anche il relax deve essere graduale. Impegnarsi in attività ricreative è utile per passare gradualmente dal ritmo lavorativo della città al ritmo vacanziero.
In caso i sintomi del mal di testa comincino a manifestarsi, non aspettare l’intensificarsi del dolore, ma intervenire subito con un farmaco antinfiammatorio per evitare che l’episodio di cefalea raggiunga il suo apice (se gli episodi si intensificano e si ripresentano frequentemente è però necessario procedere ad approfondimenti con l’aiuto di esperti).
Evitare di trasformare la vacanza stessa in una fonte di stress con programmi concitati e impegni eccessivi, un approccio sereno è un buon antidoto contro il mal di testa.

Per imparare a gestire al meglio il mal di testa, è utile tenere un diario, in cui segnare non solo la cronaca dell’episodio di cefalea, ma anche cosa si è fatto poco prima dell’attacco, che cosa si è mangiato, se si ha avuto uno stress, e così via

a cura del dott. GENNARO BUSSONE
Specialista in Neurologia Presidente onorario ANIRCEF Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee