C’è chi vuole arrivare più in forma e senza rughe all’appuntamento con la spiaggia. Chi è già tornato dalle vacanze e ne approfitta per dedicarsi a qualche trattamento di bellezza per cui durante l’anno non ha mai tempo. In ogni caso, secondo le statistiche sono molte le italiane e gli italiani che in questo periodo dell’anno si sottopongono a trattamenti di medicina estetica. Attenzione però: non tutti si possono effettuare in questa stagione in cui si è maggiormente esposti alla luce del sole. Alcuni, come quelli con i laser ad esempio, sarebbero da evitare perché possono avere effetti collaterali, uno tra tutti la comparsa di macchie. Altri invece non solo si possono fare, ma anzi aiutano la pelle a diventare più forte nei confronti delle aggressioni esterne come quella dei raggi UV. Ne parliamo con la dottoressa Chiara Antonioli, esperta in Medicina estetica.

Dottoressa Antonioli, quali trattamenti si possono effettuare d’estate?
La medicina estetica con i suoi molteplici e diversificati trattamenti, personalizzati a seconda del soggetto, ci permette di apportare un significativo miglioramento della texture, del colorito e dell’idratazione durante questo periodo così delicato. Il peeling del viso qualche tempo prima dell’esposizione al sole per eliminare le cellule morte è un trattamento che permette di ottenere un colorito uniforme, duraturo nel tempo senza iperpigmentazioni. Esistono oggi peeling che si possono tranquillamente eseguire in primavera-estate, senza complicazioni poiché non sono fotosensibilizzanti. Di particolare interesse è l’innovativo peeling biostimolante a base di acido cogico, acido tricloracetico modulato con il perossido di idrogeno. La procedura è completamente indolore, il gel viene frizionato secondo le linee di tensione di viso, collo e décollété con un guanto in nitrile e il paziente può tornare immediatamente alle normali attività quotidiane. Grazie alla particolare composizione, è in grado di stimolare la cute penetrando nel derma profondo senza esfoliare l’epidermide. La pelle appare più turgida e levigata, vengono mitigate le zampe di gallina e le rughe periorali (intorno alla bocca). I risultati del trattamento sono visibili già al termine della prima seduta, è possibile ripetere il trattamento per quattro-sei volte a cadenza settimanale per ottenere un risultato più duraturo. Per idratare in modo profondo la pelle e stimolare la produzione di elastina e collagene, invece, sono utili microiniezioni, ben tollerate grazie all’utilizzo di aghi sottilissimi, di sostanze biostimolanti e biocompatibili (acido ialuronico, sali minerali, vitamine, antiossidanti etc.). In particolare l’acido ialuronico con l’arginina consente un’idratazione profonda e una regolazione negli strati superiori della pelle. Gli amminoacidi (glicina, lisina, treonina, prolina, isoleucina, leucina, valina) stimolano la produzione di fibre collagene e organizzano la struttura a tripla elica e contribuiscono al processo di guarigione e rimodellamento dei tessuti; i minerali (zinco e rame) sono essenziali per la sintesi del DNA e la divisione cellulare; le vitamine in particolare la B6 è essenziale per la produzione de energia per il metabolismo cellulare del derma. Gli antiossidanti contrastano la formazione dei radicali liberi responsabili del danno cellulare. Un ciclo di biorivitalizzazioni prevede tre sedute a distanza di tre-quattro settimane e permette di ottenere una visibile ridensificazione dermica con attenuazione delle rughe superficiali, un miglioramento della compattezza, dell’idratazione e del colorito, il tutto rispettando la naturalezza del volto.

Una volta sotto il sole, quali accorgimenti è bene seguire per abbronzare la pelle? 
Durante l’esposizione al sole l’utilizzo di creme protettive di alta qualità è indispensabile. È opportuno prediligere prodotti senza profumazioni e contenenti filtri di ultima generazione (uvinul, mexoryl, tinosorb), da applicare generosamente e uniformemente su viso e corpo, rinnovando l’applicazione durante la giornata. Questi accorgimenti non permettono comunque di stazionare al sole dalla mattina alla sera: è importante esporsi al sole gradualmente, evitando le ore centrali della giornata, per dare il tempo alla pelle di produrre la necessaria quantità di melanina ed evitare eritemi, scottature, ustioni. Questi consigli valgono non solo per chi prima di partire si è sottoposto a trattamenti di medicina estetica, ma per tutti!

Al ritorno dalle vacanze per mantenere i benefici invece cosa è consigliabile? 
Un ciclo di radiofrequenza medicale. Il dispositivo genera onde elettromagnetiche che stimolano i fibroblasti nella produzione di collagene, elastina e acido ialuronico, donando ulteriore luminosità, idratazione, turgore, elasticità alla cute e distendendo le rughe superficiali. Il trattamento deve essere eseguito a cadenza mensile (25-30 giorni) dopo di che verrà eseguita una seduta di mantenimento ogni quattro-sei mesi. La durata media è di 20 minuti per il viso, 10 per il collo e 10 per il décollété; un ciclo completo prevede 12-15 sedute. Si tratta di una metodica ormai consolidata, assolutamente indolore che se utilizzata nel modo e nei tempi corretti permette di ottenere in effetto bio-lifting senza bisturi duraturo nel tempo.


Acqua e alimentazione sana per proteggere la pelle dall’interno
Apportare un’adeguata dose idrica e adottare una sana alimentazione è il metodo migliore per aiutare il nostro organismo dall’interno a contrastare i danni diretti e indiretti innescati prima, durante e dopo l’esposizione al sole. L’assunzione di antiossidanti e stimolanti delle fibre collagene (vitamina C, vitamina E, resveratrolo, licopene, acidi grassipolinsaturi ) può aiutare a contrastare i radicali liberi prodotti e a limitare il danno alle cellule e al DNA causato dai raggi ultravioletti.

a cura di Maria Castellano dott.ssa Chiara Antonioli
Esperta in Medicina Estetica Pianeta Sorriso Bergamo