Per chi è bloccato a letto per un problema di salute. Per chi non se la sente, per svariate ragioni, di muoversi. Per chi ancora ha poco tempo o semplicemente vuole avere la comodità di non doversi spostare da casa propria. In tempi come i nostri in cui tutto è sempre più all’insegna del “servizio a domicilio”, anche l’assistenza psicologica arriva direttamente a casa. Una nuova “moda” che sta prendendo sempre più piede in diversi contesti. «Un cambiamento oppure un evento particolare nella propria vita possono rivelarsi di difficile elaborazione e superamento ed è proprio in queste situazioni che una consulenza psicologica e un’eventuale presa in carico possono risultare un valido e benefico supporto» osserva la dottoressa Martina Di Mattia, psicologa. «Per molti e diversi motivi però a volte recarsi dallo psicologo può essere difficoltoso o non agevole. Ecco allora che è lo psicologo ad andare dalla persona. L’area dell’intervento domiciliare interessa vari target e può essere declinata in molte versioni: in funzione di chi è il richiedente, degli obbiettivi dell’intervento, del contesto sociale e culturale all’interno del quale si inserisce».

Dottoressa Di Mattia, ci può fare qualche esempio di situazioni in cui può essere utilizzato questo servizio di assistenza psicologica direttamente a casa della persona?
Questo tipo di intervento è piuttosto nuovo e può essere adatto e vantaggioso in diverse circostanze: nel caso in cui la persona sia allettata e quindi impossibilitata a spostarsi; nelle situazioni in cui non è pienamente autonoma e necessita della presenza di un accompagnatore che la segua nelle sue attività; altri casi ancora in cui il disagio psicologico provato compromette la gestione delle normali attività della vita quotidiana. Possono esserci anche ragioni personali, come una difficoltà a organizzare i tempi, un generico senso di fatica rispetto alla possibilità di raggiungere lo psicologo, oppure una preferenza per la comodità offerta da questo tipo di intervento. Inoltre è indicato per tutte quelle situazioni in cui è necessario e fondamentale avere una chiara e completa visione dei comportamenti della persona all’interno del proprio ambiente domestico. Più nello specifico diventa una risorsa preziosa in contesti particolarmente difficili. In particolare con pazienti oncologici, terminali e ai loro familiari; pazienti in situazioni mediche post-acuzie (incidenti, operazioni e post dimissioni ospedaliere) e ai loro familiari; anziani affetti da demenza e ai loro familiari; soggetti con disabilità psichica e/o fisica; minori (diagnosticati e non) con diverse tipologie di problematiche inerenti a modalità relazionali disfunzionali. Altre situazioni delicate che possono richiedere questo tipo di intervento sono lutti, con forti sentimenti depressivi, gravidanze a rischio e post-partum (perinatalità), condizioni di ansia grave, tale da ridurre l’autonomia delle persone, pazienti psichiatrici con patologie caratterizzate da chiusura e isolamento e per i quali solitamente la richiesta giunge da parte di un familiare, infine, persone agli arresti domiciliari.

In alcuni casi ancora oggi andare dallo psicologo rappresenta un taboo…. Il fatto che venga lo psicologo a domicilio può in qualche modo aiutare a vincere questo pregiudizio?
Direi di sì. Il servizio non è solo utile e vantaggioso per tutte quelle persone che non riescono a recarsi dallo psicologo, ma può anche essere un valido contributo affinché si possa conoscere e diffondere il valore della psicologia, eliminando i pregiudizi e i sentimenti di ambivalenza che spesso si nutrono verso questa figura professionale.

Un supporto per imparare a vivere meglio
Secondo la legge 56/89, “la professione di Psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, il sostegno psicologico, l’abilitazione e la riabilitazione, rivolti alle persone, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito”. In altre parole, l’intervento dello psicologo può essere utile in svariate situazioni: quando le persone riscontrano difficoltà di natura psicologica o di adattamento; vogliono migliorare il proprio rapporto con gli altri; comunicare meglio o semplicemente comprendere se stessi, gli altri e/o il proprio contesto familiare, sociale, lavorativo o scolastico. Inoltre è in grado di aiutare la persona a migliorare la qualità della vita, favorire fasi di crescita personale, emotiva, cognitiva o relazionale e di intervenire per le forme di disagio psicologico, fino a indirizzare, se e quando necessario, verso un percorso di psicoterapia. Può svolgere anche attività di prevenzione e di sensibilizzazione riguardanti problematiche psicologiche in differenti ambiti, insegnare o praticare attività di consulenza in diversi settori delle attività umane e lavorative.

a cura di Giulia Sammarco
con la collaborazione della dott.ssa Martina Di Mattia
Psicologa a Bergamo