Prevenire e, in questo caso, vaccinare è meglio che curare. È una regola che, per la pertosse, vale già prima che una nuova vita venga alla luce. A Bergamo l’Agenzia di Tutela della Salute, in collaborazione con le ASST Bergamo Est, Bergamo Ovest e Papa Giovanni XXIII, e, in particolare, con il coinvolgimento di tutti i centri vaccinali del territorio, degli operatori sanitari dei punti nascita, dei consultori e con l’estensione anche alle farmacie, ha lanciato “Mamma proteggi il tuo bambino. Prima che nasca!”, campagna di informazione dedicata alle donne in gravidanza perché si vaccinino contro questa malattia infettiva, causata da un batterio che attacca le vie respiratorie.

I numeri
La pertosse è una malattia infettiva endemo-epidemica, con picchi ogni 3-5 anni. Nei Paesi in cui le coperture vaccinali in età pediatrica sono elevate (≥95%), come in Italia, l’incidenza della malattia è notevolmente ridotta. Tuttavia il decadimento, nell’arco di 4-10 anni circa, dell’immunità vaccinale fa sì che la malattia possa ritornare negli adolescenti e nei giovani adulti, in forma però più lieve e aspecifica e proprio per questo sottostimata, ma contagiosa e ad alto rischio per i neonati se non sono adeguatamente protetti dagli anticorpi materni. Nel 2016 negli Stati Membri dell’Unione Europea sono stati notificati 48.446 casi di pertosse. La fascia di età più colpita sono i bambini sotto l’anno di età, i decessi sono stati 26, di cui 16 di età inferiore ai 3 mesi. Sempre nello stesso periodo in Italia sono stati registrati 965 casi, in Lombardia 134; nel territorio di Bergamo 25. Nel 2018 in Lombardia si sono avuti due decessi in neonate di circa un mese di vita: una residente a Bergamo e l’altra a Cremona.

«È importante divulgare le informazioni giuste sulla pertosse per ricordare che l’offerta gratuita del vaccino dTPa (ndr. Vaccinazione di tipo Difterite-Tetano-Pertosse) è prevista nel Piano Nazionale Vaccini e nel Piano Regionale Vaccini, in uno specifico capitolo rivolto alla donna in gravidanza e in età fertile e soprattutto perché la pertosse è molto contagiosa e può trasmettersi da un essere umano all’altro anche solo con uno starnuto, un colpo di tosse o parlando da vicino» spiega il direttore generale dell’ATS Bergamo, Mara Azzi. «È più che mai importante conoscere questa malattia perché può manifestarsi in maniera subdola in chi in passato si era già vaccinato o con sintomi che possono essere lievi in adolescenti e adulti, ma davvero gravi per i bambini, tant’è che possono subire insufficienze respiratorie, danni cerebrali permanenti e anche giungere alla morte. Il nostro intento è di comunicare insieme e in rete informazioni corrette sui vaccini contro difterite, tetano, pertosse e influenza».

Qual è il primo, concreto passo per proteggersi, lo spiega il direttore sanitario di ATS Bergamo, Giorgio Barbaglio. «Tutte le donne che aspettano un bambino devono vaccinarsi nei centri predisposti dalle Aziende Socio Sanitarie Territoriali (ASST) di tutta la provincia di Bergamo. Dopo aver consultato il ginecologo da cui vengono seguite, occorre che chiedano una vaccinazione di tipo Difterite-Tetano-Pertosse (DTPa)».

I giorni giusti per la vaccinazione
«Il periodo giusto per la vaccinazione è sicuramente dopo il sesto mese di gravidanza» specifica la responsabile dell’Unità Operativa Semplice per la Prevenzione e la Sorveglianza Malattie Infettive, Livia Trezzi. «L’ideale è la 28esima settimana in quanto gli anticorpi della madre riescono a raggiungere il nascituro e lo proteggono almeno fino ai 6 mesi di vita, quando poi il bambino completerà il ciclo vaccinale primario irrobustendo il proprio sistema immunitario. Devono vaccinarsi anche le donne incinte che sono già state vaccinate o che hanno contratto in passato la malattia per dare a loro stesse e al bambino una difesa rinnovata contro la pertosse. Inoltre, non va trascurato il vaccino anti-influenzale durante la stagione autunnale, da eseguirsi nel secondo-terzo trimestre di gravidanza, in quanto il virus potrebbe comportare alla mamma gravi complicazioni come gravi polmoniti, difficoltà respiratorie con aumentato rischio di aborto o parto prematuro e basso peso del nascituro».

La campagna
“Mamma proteggi il tuo bambino. Prima che nasca!” gode del supporto dell’Ordine dei Medici di Bergamo, dell’Ordine dei Farmacisti di Bergamo, dell’Ordine della professione ostetrica interprovinciale di Bergamo Cremona Lodi Milano Monza-Brianza, dell’Associazione Italiana Donne Medico, dell’AOGOI ed è svolta anche grazie alla partecipazione dei medici di medicina generale e dei pediatri di famiglia e delle mamme PEER, che, nell’ambito di ATS Bergamo, riconosciuta da UNICEF Italia come “Comunità Amica dei Bambini per l’Allattamento Materno”, svolgono un ruolo di supporto alle mamme che allattano al seno. È colorata e realizzata con informazioni facili sulla salute e sui servizi offerti sul territorio: in pochi minuti, le donne in stato di gravidanza, ma non solo, possono acquisire tutte le informazioni necessarie per mettere al riparo se stesse e i piccoli che portano in grembo.

Ulteriori approfondimenti sul portale ats-bg.it
a cura DI ATS BERGAMO

dott.ssa Livia Trezzi - Responsabile dell’Unità Operativa Semplice per la Prevenzione e la Sorveglianza Malattie Infettive ATS Bergamo

dott. Giorgio Barbaglio - Direttore sanitario ATS Bergamo

dott.ssa Mara Azzi, direttore generale ATS Bergamo
Ph: Tiziano Manzoni