Fino a poco tempo fa riservata ad acrobati e circensi, negli ultimi anni, complice anche il successo del Cirque du Soleil, sta riscuotendo sempre più interesse tra curiosi, amatori, ballerine o semplicemente persone alla ricerca di un’attività fisica divertente e stimolante in cui mettersi alla prova. Parliamo dell’acrobatica aerea, disciplina che si effettua sospesi in aria. Ma in che cosa consiste? Quali sono i benefici? E la possono fare tutti? Lo abbiamo chiesto a Silvia Vavassori istruttrice di acrobatica aerea.

Come è nata questa disciplina?
L’origine delle discipline aeree è incerta. Nascono e provengono dal mondo del circo inizialmente con il trapezio e il cerchio, successivamente viene utilizzata anche la corda (attrezzo della ginnastica) e solamente negli anni Novanta emergono i tessuti aerei. Queste discipline sono delle vere e proprie arti circensi e tendono ad esaltare l’espressione artistica e la forza del corpo con i suoi movimenti. La bellezza dei movimenti si lega al suono e alla musica e così nasce una performance affascinante e magica.

Quali sono i benefici fisici e mentali?
Aiuta ad avere maggiore consapevolezza del proprio corpo e degli incredibili risultati che ognuno può raggiungere attraverso la pratica e l’esercizio. Dal punto di vista psicologico contribuisce ad accrescere la fiducia nelle proprie capacità e controllare la paura di stare sospesi e di cadere.

Quali distretti del corpo potenzia?
L’acrobatica aerea è un allenamento completo e multiarticolare: vengono tonificate e potenziate le braccia, le cosce, i glutei e le gambe, affinché rendano fluido il movimento di salita sull’attrezzo. Gli addominali e i muscoli della schiena, che nell’insieme vengono definiti core, sono il fulcro centrale del corpo che permette di eseguire posizioni statiche, dinamiche, scivolamenti e cadute. Immaginate un’intera lezione in cui l’esercizio principale è quello di salire su un tessuto, eseguire delle figure e scendere in modo controllato. Questo comporta un notevole aumento della forza nei muscoli flessori delle mani e nel giro di pochi mesi si sviluppa una presa d’acciaio, che viene definita forza di grip, fondamentale per non perdere la presa del tessuto, specialmente quando i piedi non sono agganciati. A tutto questo aggiungete che il tessuto ha una piccola percentuale di allungamento che lo rende ancora più difficile “da scalare”. Chiaramente si inizia con esercizi più semplici e con il tessuto annodato alla base, creando una sorta di amaca, grazie alla quale si riduce la forza richiesta e si può prendere graduale confidenza con l’attrezzo e migliorare la sua resistenza lezione dopo lezione, fino ad arrivare ad esercitarsi sui tessuti liberi. Allenarsi sui tessuti aerei, rende quindi molto forti soprattutto nella parte superiore del corpo.

È adatta a tutti? Ci sono controindicazioni?
Praticare le discipline aeree richiede di essere in condizioni di salute, con l’idoneità per la pratica sportiva non agonistica certificata da un medico dello sport. Uno dei fattori che le rende affascinanti è l’altezza, che però comporta il rischio di perdere la presa e di cadere dall’attrezzo, oppure di restare legati e non riuscire a svincolarsi dal tessuto. L’utilizzo di attrezzature certificate, di materassi paracadute adeguati, di una corretta propedeutica e programmazione degli esercizi proposti nel corso dell’anno in base a un indice di difficoltà crescente, fanno molta differenza nella gestione del rischio. Chi pratica discipline aeree deve sempre farlo in sicurezza, gli devono essere garantite attrezzature certificate secondo le normative europee e un’assistenza adeguata e qualificata da parte dell’insegnante. Altri rischi sono quelli connessi all’esercizio fisico sull’attrezzo. L’articolazione della spalla, su cui grava il peso del corpo durante le salite, è la parte del corpo più potenzialmente soggetta a infiammazioni. Statisticamente sono i muscoli della cuffia dei rotatori a essere maggiormente coinvolti in stati infiammatori. Un mirato lavoro di riscaldamento e attivazione, seguito da un condizionamento delle strutture tendinee e legamentose ripetuto in ogni lezione, riduce notevolmente il rischio e l’incidenza di situazioni di dolore e sofferenza dei tendini. L’acrobatica aerea, infine, è sconsigliata a chi in eccessivo sovrappeso, a chi soffre di vertigini o di ansia.

Con che frequenza si consiglia di allenarsi per ottenere risultati?
Suggeriamo di frequentare due allenamenti a settimana che permettono di acquisire rapidamente una buona padronanza degli attrezzi.

L’acrobatica aerea si avvale dell’utilizzo dei tessuti di stoffa elastica, sospesi a un’altezza che può variare dai 4 a 10 metri, attraverso i quali si eseguono acrobazie e giravolte, in modo da creare posizioni sempre più armoniose”

a cura di Maria Castellano
con la collaborazione di Silvia Vavassori
Istruttore di discipline aeree circensi Jump Academy Accademia delle Arti Acrobatiche Asd di Curno