Ha dovuto ricostruire la sua vita. Scoprendo nuovi orizzonti. Ha inventato Le Musicoccole destinate ai bambini, ma soprattutto ai genitori. Era una cantante musicista e il futuro le sorrideva. Stava facendo le prove per il tour con il cantautore Mario Lavezzi quando si accorse di non sentire più. Ricoveri in ospedale, camere iperbariche, consulti medici, terapie una dopo l’altra, ma niente. Non riusciva più a sentire, era diventata sorda e i suoi sogni di cantare stavano scomparendo. Il destino però non aveva fatto i conti con lei, Elisa Paganelli. Era il 2012, aveva 28 anni, ma è la stessa tempra e sorriso di oggi che è una persona sorda anche se si aiuta con una protesi. Dall’orecchio destro non ci sente più, dal sinistro poco. Eppure è tornata a cantare. Ultimamente ha tenuto un concerto in omaggio a Battiato con la Filarmonica di Franciacorta.

Incontriamo Elisa in una gelateria di Scanzorosciate, il paese dove vive. Suona l’autoharp, uno strumento musicale a corde con una serie di tasti che, premuti, danno l’accordo desiderato. Uno strumento ideale sia per il principiante sia per il professionista esperto, relativamente semplice e facile da suonare, che Elisa usa nelle terapie individuali.

«Per me perdere l’udito è stato uno shock tremendo» ci racconta. «Cantavo da quando avevo quattro anni, ma dopo il primo momento ho reagito, soprattutto quando è nato, sei anni fa, il mio Gregorio. E proprio durante la gravidanza ho ideato Musicoccole. Sono incontri di musicalità per favorire lo sviluppo armonico del bambino e la relazione affettiva genitori/figli. La musica e l’arte sono un linguaggio di espressione e comunicazione che si dirigono all’essere umano in tutta la sua dimensione, sviluppando lo spirito, la mente ed il corpo. Non un corso per bambini, ma un per-corso da fare insieme, che offre la possibilità di conoscere la musica attraverso il movimento, il gioco e la voce, in modo profondo ed armonico. La mission delle Musicoccole è sì far esplorare il mondo della voce e della musica ai bambini, in grembo o nati da poco ma ancor di più quello di dare degli strumenti e competenze aggiuntive ai genitori da riproporre a casa, insieme, per giocare con i loro bimbi in un modo nuovo e divertente».

Le giornate di Elisa sono davvero piene: un figlio, i corsi per le mamme in attesa, per i genitori e i bambini nati da pochi giorni, gli studi di musicoterapia. La Paganelli è insegnante di canto, musicoterapeuta in acqua con diploma riconosciuto dal CONI e attualmente continua a studiare con Giulia Cremaschi Trovesi (APMM FIM). Inoltre tiene corsi di formazione sull’approccio Le Musicoccole. Ma trova il tempo anche per raccontare su YouTube (“Un giorno da persona sorda”) la situazione delle persone sorde come lei. Una serie di filmati realizzati soprattutto durante il lockdown per il Covid, in cui ha messo in evidenza le difficoltà delle persone sorde. «Le mascherine ci hanno reso la vita ancora più difficile» ci spiega. «Molti di noi infatti cercano di capire le frasi guardando il labiale delle persone con cui parliamo, e con la bocca coperta è stato davvero impossibile. Così ho coinvolto amici, il sindaco Davide Casati e tanti altri a rendersene conto. Facevo mettere i tappi nelle orecchie e le cuffie in modo da imitare la sordità. E loro facevano molta fatica a capire le parole che gli venivano dette, con l’aggravante delle mascherine per cui non potevano leggere le labiali». Una sfida che ha avuto un tale successo da spingere il giovane sindaco di Scanzorosciate a dotare gli uffici comunali di mascherine trasparenti. “Una mascherina fondamentale per le persone sorde che si recano agli sportelli” ha scritto il primo cittadino Davide Casati nell’ordinanza. “Una mascherina che consente di vedere la bocca di chi parla e facilitarne la comprensione…Un piccolo grande segnale… grazie alla nostra concittadina Elisa Paganelli per averci sensibilizzato su questo tema”.

Una bella soddisfazione per la nostra cantante come quella di vedere i miglioramenti dei bambini, soprattutto quelli con disabilità che segue anche a casa loro. Tanti ragazzini sono migliorati grazie alle Musicoccole. «Ecco sono queste le grandi soddisfazioni» commenta Elisa. «Non solo per me ma anche per le famiglie vuol dire tanto. La musica aiuta, è educativa, sociale, universale. Pensi che tutte le culture hanno sviluppato la musica anche se non tutti hanno magari una lingua scritta. Credo che la disabilità, qualunque essa sia non debba essere vista come una condanna, ma bisogna avere una diversa percezione della vita. E io amo la vita, anche se ho una diversa percezione del mondo. Non sento con le orecchie ma sento con il corpo. I suoni li sento con il torace, con i piedi, con la nuca». Ad aiutare c’è la pedana sensoriale, un’innovativa strumentazione che permette di ascoltare i suoni e la musica e, contemporaneamente, percepire la vibrazione con tutto il corpo.

Grazie agli altoparlanti presenti al suo interno, la persona distesa su di essa riceve la stimolazione neurosensoriale periferica rappresentata dall’elemento acustico e vibrazionale. Uno strumento che Elisa usa spesso. Ai corsi con i bambini e i genitori fa sentire i due Cd con le canzoni dei corsi come Ufo il Gufetto, Il Seggiolino Magico, Cambiamoci, La bua, Il Vasino, Suona le maracas, Il Tamburello, Scopriamo gli strumenti, tutte composte e cantate da lei. “Le canzoni sono pensate” scrive nel suo blog “per i momenti di difficoltà delle famiglie nella gestione dei neonati e dei bambini, per poter proporre un’associazione positiva sostituendo lo stato di malessere dei bimbi relativo ad un momento (fasciatoio, auto, bagnetto etc.) con uno di benessere e di gioco insieme alla mamma e al papà”. 

A cura di Lucio Buonanno

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