Quando un paziente si reca in un ospedale per sottoporsi a una visita, può succedere che i medici siano in ritardo sulla tabella di marcia. Questo può avvenire per svariati motivi: magari perché i precedenti pazienti sono arrivati in ritardo, oppure perché una visita ha richiesto maggior tempo, o, ancora, perché c’è stata un’urgenza e il medico è dovuto intervenire.

Insomma, se la Sala d’attesa si chiama così, un motivo c’è! Sarà capitato a tutti di vedere persone spazientite per qualche minuto di ritardo da parte dei medici. Eppure la tolleranza è sinonimo di buona educazione e, in situazioni come quelle sopra descritte, andrebbe praticata senza lamentele. Ed è proprio in momenti come questi che il galateo diventa un ottimo alleato.

Quando si entra e quando si esce da una Sala d’attesa è buona educazione sorridere e salutare gli altri presenti, prendere posto sulle sedie o sui divanetti liberi, possibilmente senza fare rumore. Sediamoci in modo composto e, anche se l’attesa dovesse prolungarsi, manteniamo un certo contegno. Ricordiamoci sempre di rispettare anche lo spazio delle altre persone presenti in sala. Prima di sederci, quindi, accertiamoci di non occupare indebitamente posti riservati a disabili o a persone fragili.

Ricordiamoci sempre di mettere il nostro cellulare in modalità silenziosa. Se per caso dovessimo ricevere una telefonata urgente (ma davvero urgente) alziamoci dalla sedia e usciamo dalla stanza per non disturbare gli altri. Se nell’attesa decidessimo di far trascorrere il tempo chattando o navigando, facciamolo sempre con eleganza, discrezione e… con le notifiche silenziate. Educazione e buon senso ci suggeriscono di non parlare ad alta voce in presenza di altre persone, moderiamo sempre sia il linguaggio sia i toni.

Evitiamo di chiedere a chi è seduto accanto a noi il motivo per cui deve fare la visita e, in generale, informazioni sul suo stato di salute. La discrezione non è mai troppa. Se dovesse capitarci di essere in ritardo all’appuntamento, è buona norma avvisare il medico, così che possa ricevere prima di noi un altro paziente.

Quando ci prepariamo per una visita medica, indossiamo abiti puliti e pratici, così da agevolare il professionista. Se dovese capitare che il medico è in ritardo, che l’attesa si prolunga troppo e abbiamo impegni improrogabili che nessuno può svolgere al nostro posto (come ad esempio ritirare i bambini a scuola), possiamo provare a chiedere con estrema gentilezza
a chi viene prima di noi, motivando la richiesta con garbo ed educazione, se è disposto a farci entrare prima, consapevoli, però, che l’interlocutore ha tutto il diritto di non assecondare la nostra richiesta.

Lamentarsi della malasanità o di un medico all’interno della Sala d’attesa è un comportamento poco educato. Se abbiamo un problema di questo genere è bene parlarne con chi realmente ci può aiutare a risolverlo. Negli studi medici e nelle Sale d’attesa ci sono spesso delle riviste. Ricordiamo che sono a disposizione di tutti i pazienti, quindi non portiamole via né strappiamo pagine in cui abbiamo trovato notizie di nostro interesse. Quando abbiamo finito di sfogliare la rivista, riponiamola sul tavolino così che possa essere consultata anche da altre persone.

Se vediamo che la Sala d’attesa è piena, non dilunghiamo dal medico più del tempo necessario. Sapere di rendere migliore la vita di chi incontriamo attraverso un sorriso o un gesto accogliente è davvero motivante. Quindi, non perdiamo l’occasione di praticare gentilezza.

A cura di Rossana Capelli
esperta di galateo