Un metodo innovativo per ritrovare la forma.
Nel puerperio - il periodo di tempo che inizia subito dopo il parto e termina con il ritorno di tutte le modifiche anatomiche e fisiologiche alle condizioni pre-gravidanza - molte donne lamentano disturbi come disfunzioni urinarie, dolore lombare e pelvico persistente e debolezza dei muscoli addominali. Circa il 15-40% delle donne soffre di incontinenza urinaria da sforzo, che si risolve spontaneamente in un terzo dei casi entro 12-14 mesi dal parto. Tuttavia, nel 3-10% dei casi, l’incontinenza può diventare cronica. Anche l’incontinenza fecale si verifica nell’1-5% dei casi, mentre il dolore pelvico o lombare persiste in oltre il 33% delle donne per diversi mesi dopo il parto. Data questa situazione, è importante sottoporre tutte le donne che hanno partorito a un attento controllo clinico per valutare il grado di compromissione dell’area pelvi-perineale e impostare un programma di recupero funzionale.

Quando riprendere l’attività fisica

Chi ha avuto un parto senza complicazioni, può ricominciare l’attività fisica nelle settimane successive al parto, o non appena ci si sente pronte. Dopo un taglio cesareo o dopo un parto con complicanze, l’allenamento è consigliabile dopo un’attenta valutazione del piano pelvico. Dopo 40 giorni dal parto, l’attività diventa altamente raccomandata.

L’aiuto della ginnastica ipopressiva

La Ginnastica Addominale Hipopressiva, detta GAH, è un metodo molto efficace ideato dal profes-sore belga Marcel Caufriez nel 1980, che si avvale di una serie di esercizi e tecniche specifiche. Si tratta di un insieme di esercizi posturali ripetitivi e sequenziali che permettono la memorizzazione di messaggi propriocettivi sensitivi o sensoriali associati a una situazione posturale particolare, quindi utile anche a correggere e mantenere un tono muscolare adeguato, migliorando il rilassamento della fascia addominale e del pavimento pelvico. Le tecniche ipopressive portano a un’attivazione riflessa della muscolatura del pavimento pelvico e della muscolatura addominale.

Prima di iniziare

Dopo una valutazione approfondita per stabilire gli obiettivi da raggiungere, il primo passo consiste nello stimolare la consapevolezza del pavimento pelvico e dei muscoli coinvolti, così che la paziente sia pronta ad apprende-
re la sequenza di esercizi. Una
volta fornite le indicazioni posturali e respiratorie necessarie, si prepara la paziente per i primi esercizi: auto-allungamento della schiena, rettificazione della cervicale, apertura delle scapole, respirazione diaframmatica e apnea respiratoria. Successivamente, la paziente viene addestrata alla sequenza completa della GAH, con l’obiettivo di condurla verso un percorso di lezioni individuali o di gruppo. Infine, viene incoraggiata a eseguire gli esercizi autonomamente a domicilio per mantenere i progressi e consolidare i benefici.

Un esempio pratico
CORE STABILITY: Posizione da sdraiata supina
Colonna ben allungata, muscolo retto dell’addome rilassato, mento appoggiato allo sterno.
Mettere una mano sotto la nuca e una sull’addome.
Esercitare una leggera spinta con la mano contro la testa espirando.
La mano si oppone alla spinta dell’occipite.
Eseguire l’esercizio 5 volte mantenendo l’espirazione per 3 secondi. 

Una seduta tipo

Mantenendo questi accorgimenti, in seguito a un’espirazione totale dell’aria, si attua un’apnea espiratoria e si esegue un’apertura costale (falsa inspirazione), durante la quale il rilassamento tonico del diaframma porta ad una riduzione della pressione addominale e toracica attivando in modo riflessa l’addome e il pavimento pelvico. Gli esercizi sono da eseguire con un ritmo lento e, soprattutto nella fase iniziale, le respirazioni devono essere guidate. Ogni postura, abbinata alla sua tecnica respiratoria, può essere ripetuta fino a 3 volte, ma la durata e l’intensità della sessione viene costruita in base alla condizione iniziale della paziente e alla fatica durante degli esercizi.

Le controindicazioni

La ginnastica ipopressiva va sempre praticata lontano dai pasti e non è indicata per le neomamme con ipertensione arteriosa non controllata. Per non creare complicanze, è importante evitare il “fai da te”, per cui meglio affidarsi a una professionista esperta che guidi la paziente nella corretta esecuzione degli esercizi per un pieno e veloce recupero. 

a cura della dott.ssa Jessica Zanga
Fisioterapista-Osteopata
Centro Italiano Pavimento Pelvico® Bergamo
e della dott.ssa Monica Vitali 
Ostetrica, Osteopata, Consulente Sessuale
Centro Italiano Pavimento Pelvico® Bergamo