Calore, disidratazione e troppo sole: tre fattori a cui prestare molta attenzione.
I cambiamenti che subisce il corpo della donna durante la gravidanza la rendono più suscettibile agli effetti dell’innalzamento della temperatura ambientale, che in queste ultime estati è diventato particolarmente significativo.

L’eccesso di calore

Durante la gravidanza la temperatura corporea aumenta spontaneamente e questo rende più sensibili le donne incinte alle temperature dell’ambiente. E’ più facile avere un abbassamento della pressione arteriosa con capogiri e svenimento e ci possono anche essere effetti negativi sullo sviluppo del feto.

In particolare gli effetti dannosi dell’innalzamento della temperatura sono importanti durante i periodi di caldo estremo, oggi più frequenti anche nell’Italia del Nord, soprattutto nelle città dove c’è poco verde, molta cementificazione e conseguentemente poca ombreggiatura protettiva. Per le gravide che non hanno la possibilità di trascorrere questi periodi di elevata calura nelle aree montane, ma debbono rimanere negli agglomerati urbani possono essere prese alcune misure di protezione.

Prevenire il colpo di calore

Innanzitutto si deve trovare il tempo per riposarsi in una stanza fresca e buia (se disponibile!) e se si possiede un condizionatore d’aria si può impostarlo a una temperatura compresa tra i 24 e i 26°C. Altri accorgimenti sono: posizionare i piedi di fronte ad un ventilatore davanti al quale si può mettere un contenitore con cubetti di ghiaccio, spruzzare con una bottiglietta spray acqua fresca sul viso e sul corpo, mettere un asciugamano bagnato attorno al collo e fare docce o bagni tiepidi durante la giornata. Ovviamente bisogna evitare di uscire di casa durante le ore più calde.

Bere frequentemente

L’elevata temperatura causa una intensa sudorazione e di conseguenza una perdita di liquidi con disidratazione e riduzione della produzione di urina. In gravidanza questo problema si aggrava per cui è necessario bere frequentemente senza attendere di avere sete perché a questo punto si potrebbe già essere disidratate. Uscire di casa sempre con una bottiglietta d’acqua. L’alimentazione deve basarsi su molta frutta e molta verdura e inutile dirlo l’alcool è assolutamente bandito (birra compresa!).

Indossare cotone e lino

Gli indumenti ideali sono quelli traspiranti di cotone o di lino leggeri, evitando invece i capi sintetici; non ci si deve esporre direttamente al sole ma rimanere in zone ombreggiate, indossare un cappello a larga tesa e occhiali da sole. Utilizzare sempre una crema solare ad alto fattore protettivo non solo per ridurre il rischio di insorgenza di melanomi, ma soprattutto perché in gravidanza l’esposizione al sole può provocare la comparsa di macchie cutanee scure. L’esercizio fisico estremamente benefico in gravidanza deve essere sospeso durante le giornate di elevata calura quando invece è possibile il nuoto in una piscina non riscaldata.

I segnali d’allarme

Particolare attenzione durante la stagione calda va posta ai colpi di calore ed è utile conoscere i sintomi che insorgono e che sono: vertigini e disorientamento, perdita di appetito e sensazione di malessere, sudorazione eccessiva, cute pallida e umida, crampi alle braccia, alle gambe e allo stomaco, respirazione e polso accelerati, temperatura corporea di 38 gradi o superiore, sete intensa. In presenza di un colpo di calore è necessario provvedere al raffreddamento immediato della persona con acqua fresca, ghiaccio, ventilazione e spostandola in un luogo fresco o ombreggiato e idratandola. 

A cura del dott. Claudio Crescini
Professore ac Humanitas
University Milano, Presidente Fondazione Confalonieri Ragonese