Come sono prodotti i vestiti che indossiamo tutti i giorni? Chi li cuce per noi? Fino a qualche tempo fa, queste questioni poco importavano: si comprava un capo perché bello o, magari, perché firmato, senza alcun approfondimento. 

 

Finalmente, però, le coscienze di ciascuno di noi si sono risvegliate grazie a una nuova consapevolezza, una nuova volontà di rispetto per l’ambiente, per il lavoro e come questo viene svolto, per le sue ricadute sulle persone. Siamo, insomma, molto più attenti alla sostenibilità a tutto tondo: un abito non può più essere bello, ma deve essere ben fatto, con tessuti trattati in maniera adatta alla nostra salute, da persone retribuite adeguatamente. 

Tutti questi temi sono al centro della Fashion Revolution, che qui a Bergamo si concretizza in FA.RE, il progetto di La Terza Piuma che vuole mostrare come una moda sostenibile non solo è possibile, ma è anche un vero e proprio motore economico, culturale e di stile che sta rinnovando il panorama mondiale della produzione tessile. 

Ma cos’è la Fashion Revolution? Ce lo racconta Alessandra di La Terza Piuma 

«La moda può suscitare emozioni, provocare, guidare, affascinare, ma è anche industria e una forza economica importante nella società globale, in grado di impattare sulla vita di macro-aree e di milioni di persone, anche per effetto della delocalizzazione delle produzioni da parte dei grandi marchi. Oggi vestirsi responsabilmente è un dovere, soprattutto verso le future generazioni»: con queste poche - ma precise - parole, Alessandra Gabriele ci racconta perché, con gli altri ragazzi di La Terza Piuma, Lorenzo e Monica, ha deciso di impegnarsi per far conoscere a più persone possibili questo tema. 

Il negozio La Terza Piuma che si trova a Bergamo in via Divisione Tridentina 6/B, si occupa infatti di sostenibilità a tutto tondo, proponendo abiti creati con tessuti rigenerati o recuperati, ma anche cibo e bevande a km0, distribuiti tramite la struttura dell’Alveare, piattaforma online che permette a chiunque di comprare direttamente dal produttore. 

«Quello che La Terza Piuma vuole fare con la sua visione della Fashion Revolution è suggerire e proporre soluzioni utili al cambiamento di abitudini, di prospettiva e di gestione di ogni capo di abbigliamento» ci racconta Alessandra. Forse non tutti sanno, infatti, che la Fashion Revolution è un movimento internazionale, nato per ricordare la tragedia di Rana Plaza in Bangladesh del 2013, nella quale 1.129 lavoratori di fabbriche tessili persero la vita, schiacciati dalle macerie dell'edificio, che crollò per la mancanza di norme sulla sicurezza. 

Durante la Fashion Revolution Week – che si tiene ogni anno attorno al 23 aprile, data di quell’evento – in tutto il mondo si organizzano conferenze, incontri, workshop, mostre per sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi fondamentali. 

Fashion revolution week

Cosa avete organizzato per FA.RE qui a Bergamo? 

«Abbiamo preparato numerosi eventi in streaming, tutti gratuiti» ci spiega Alessandra. «Certo, non è stato facile organizzare un’edizione in un momento simile, ma crediamo fortemente in questo progetto, che può mostrare una nuova via per creare atelier e imprese di moda che siano orientati verso una crescita sostenibile e 

di lungo periodo». 

Nella prima fase di FA.Re, nella settimana vera e propria della FRW, abbiamo preparato tre talk, tre chiacchierate con dei punti di riferimento della moda sostenibile che faremo negli splendidi spazi del Lago Store di Bergamo in via Tasso, in collaborazione con RadioBrusa, una radio creata da giovani della provincia di Bergamo. Trasmetteremo in maniera gratuita tutti e tre gli incontri che si potranno vedere in diretta sui nostri canali social, sia Facebook #laterzapiuma che Instagram #laterzapiumabg, oppure si potranno ascoltare sul sito web www.radiobrusa.it.

1. Lunedì 19 aprile alle 18.30 «La Rivoluzione comincia dal tuo armadio»: 

Alessandra incontrerà Marina Spadafora, coordinatrice italiana di Fashion revolution, movimento globale che mira a sensibilizzare i consumatori sulle loro abitudini di acquisto e si batte per un’industria della moda più equa ed etica 

2. Mercoledì 21 aprile alle 17.30 «Made in Italy? Il lato oscuro della moda»: 

il nostro Lorenzo Nava parlerà con Giuseppe Iorio, autore del libro che ha svelato cosa si nasconde dietro l’industria italiana dell’abbigliamento, portando alla luce pratiche scandalose 

3. Venerdì 23 aprile alle 17.30 «#ZeroImpact – Quanta C02 indossiamo?»: 

tutto il team di La Terza Piuma, con ospiti a sorpresa, racconterà il progetto Zero Impact 

In questi aperitivi “sostenibili” approfondiremo meglio cosa è il movimento della Fashion Revolution, ma anche tutte le nostre iniziative che prendono da lì la sua ispirazione. 

Fashion revolution week

«Oltre ai talk, infatti – continua Alessandra – abbiamo preparato delle attività che dureranno tutto l’anno, 

accompagnandoci verso la Fashion Revolution Week dell’anno prossimo, quando speriamo di poter organizzare degli eventi veri e propri in presenza». 

Ad esempio, coinvolgeranno le scuole di Bergamo, ma anche associazioni, centri sportivi, tutti i cittadini e altre realtà territoriali per una campagna di raccolta di scarpe da ginnastica. Grazie a Esosport, azienda che si occupa del riciclo della gomma per farne una materia prima seconda, verranno trasformate in tappetini antitrauma che miglioreranno la sicurezza di un parco giochi della nostra città, scelto dall’amministrazione comunale che sostiene l’iniziativa. 

«Al centro del progetto ci sono le scuole, non solo per la raccolta – continua Alessandra – ma anche per educare gli studenti alla sostenibilità, tramite laboratori di riciclo e riuso confezionati proprio per loro». 

«Ancora, presto apriremo le iscrizioni per un corso di formazione sulle imprese sostenibili che si terrà nel mese di giugno: si tratta di un percorso dedicato ai giovani under 35 che vogliono cimentarsi in progetti economia solidale, per creare un’impresa green e cambiare il mondo un poco alla volta, proprio come facciamo noi». 

Il corso si svolgerà in due weekend in un luogo magnifico e significativo della provincia di Bergamo, a Corna Imagna, presso l’Ostello Il Sentiero, gestito da un gruppo di giovani che nel 2009 hanno aperto la Cooperativa Giovani Orme: «valorizzare il proprio territorio, riaprendo l’ostello e facendone un luogo di aggregazione – conclude Alessandra - è l’esempio perfetto per motivare chi vuole intraprendere un nuovo percorso». 

A cura di Chiara Buratti
fotografie di Roberto Giussani ©2021
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