È stato inaugurato sabato 26 ottobre l’appartamento, voluto e sostenuto da L’Orizzonte di Lorenzo Onlus, che accoglierà le famiglie e i bambini cardiopatici in cura all’Ospedale di Bergamo. Un sogno realizzato per l’associazione, che dal 2005 supporta le cure del Papa Giovanni XXIII rivolte ad adulti e minori con cardiopatie congenite, con uno sguardo sempre attento alle famiglie.

«Mettere a disposizione una casa è una risorsa importante, soprattutto quando si affrontano percorsi di cura lunghi, ma non basta: bisogna creare le condizioni per prendersi cura di questi bambini» afferma Alessandra Panarese, presidente de L’Orizzonte di Lorenzo Onlus. «Con “la MIA casa”, vogliamo offrire alle famiglie l’opportunità di trovare una dimensione di relazioni che possa aiutarle a ricostruire una loro quotidianità lontano dalla propria casa, con la possibilità, così, di dedicarsi ai propri bambini con maggiore serenità».

«L’iniziativa di L’Orizzonte di Lorenzo Onlus consente a famiglie spesso costrette lontano da casa di poter sentire il sostegno di una collettività e di un territorio. Nei momenti in cui i piccoli pazienti sono ricoverati o restano vicino all’Ospedale per i controlli e le cure necessarie, i genitori possono dedicarsi appieno ai propri figli sollevati da una quotidianità che, lontano da casa e senza un appoggio logistico, risulterebbe estremamente difficile» commenta il direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII Maria Beatrice Stasi.

La casa, che si trova al primo piano di una palazzina del quartiere di Longuelo, limitrofo all’Ospedale di Bergamo ed è stata messa a disposizione dalla Fondazione MIA, fornirà un supporto per i bambini e ragazzi dimessi dall’ospedale dopo un’operazione al cuore e che necessitano di controlli frequenti, ospitandoli durante il percorso di cura. Le famiglie non troveranno solo un luogo dove vivere, ma anche una rete di relazioni, servizi e opportunità di inclusione nel territorio. È un modo per non lasciarle isolate: spesso infatti i bambini in cura al Papa Giovanni XXIII provengono da lontano e i loro genitori, già provati dall’esperienza della malattia, a volte necessitano di supporto economico, organizzativo e relazionale. Il supporto della rete sarà garantito dai volontari e da un educatore, appositamente formati, in collaborazione con la cooperativa sociale L’Impronta, grazie al progetto “Sconfinando si fa rete”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e promosso da Regione Lombardia grazie alla collaborazione di alcune associazioni, tra cui la UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) di Bergamo come capofila. Grazie ai suoi circa 40 volontari attivi, l’associazione L’Orizzonte di Lorenzo Onlus non è nuova a progetti a favore del Papa Giovanni XXIII. Nei suoi 14 anni di attività ha effettuato numerose donazioni di strumentazione clinica tecnologicamente avanzata. L’ultima risale al dicembre scorso, quando la Terapia Intensiva Pediatrica guidata da Ezio Bonanomi ha ricevuto un ecodoppler dotato di alcune sonde cardio, cui se ne sono aggiunte altre donate dall’associazione Amici della Pediatria.

Numerosi anche i progetti sostenuti dall’associazione: dal 2006 L’Orizzonte di Lorenzo onlus finanzia la presenza di uno psicologo nelle équipe dei curanti, a supporto dei bambini cardiopatici e delle loro famiglie. L’associazione è stata poi tra i sostenitori, fin dal suo avvio nel 2012, dell’innovativo progetto “Giocamico”: grazie a uno psicologo e a due bambole di pezza, vengono informati e coinvolti ogni anno nel percorso di cura più di 200 bambini nella sola Cardiochirurgia e circa 1000 in tutto l’Ospedale.

Convinti che il gioco sia una terapia, i volontari dell’associazione propongono ai ragazzi momenti ludici, con il progetto “Mettiamoci in gioco” e attività di informazione e orientamento alle famiglie. Solo nel 2018 sono stati raggiunti 800 genitori e 423 bambini e ragazzi. Per le famiglie l’associazione L’Orizzonte di Lorenzo onlus organizza infine incontri di mutuo aiuto, allo scopo di facilitare la condivisione di esperienze e creare opportunità di relazioni tra famiglie.

A cura di Maria Castellano
L’Orizzonte di Lorenzo ONLUS
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