Filler contro le rughe, peeling per cancellare i segni di cicatrici, iniezioni e massaggi per sciogliere il grasso e rimodellare la silhouette. In Italia, ogni anno si fanno ben 7-8 milioni di trattamenti di medicina estetica. Certo la crisi si sente, ma meno che in altri settori. Forse perché il desiderio di sentirsi e vedersi bene è più forte. E non si tratta solo di vanità. Come noi ci vediamo ha infatti un impatto importante sulla nostra vita, su come ci relazioniamo con gli altri, in una parola sul nostro equilibrio psicofisico. Persino l'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute non solo come assenza di malattie ma come "benessere psicofisico globale".

C'è un però. Anzi due. Quando si parla di medicina estetica è fondamentale non dimenticare due aspetti importanti. Innanzitutto la sicurezza. Anche se si tratta di estetica, infatti, sono comunque "atti medici" e come tali devono essere eseguiti da professionisti esperti. Altra parola chiave è la naturalezza: perché un trattamento estetico risulti davvero "riuscito" non deve stravolgere la fisionomia della paziente (o del paziente), ma rispettarne le caratteristiche, esaltandole e migliorandole o correggendo eventuali difetti. Ma quali sono i trattamenti più "gettonati"? E in che cosa consistono? Ne parliamo con la dottoressa Marianna Facoetti chirurgo generale, esperto in medicina estetica, del Centro Diagnostico di Treviglio (Gruppo Ospedaliero San Donato), dove è stato recentemente aperto un nuovo ambulatorio di medicina estetica.

Riempire, levigare, rivitalizzare, per un viso più giovane e "fresco"
«Tra i più richiesti ci sono sicuramente i filler, cioè sostanze riempitive (in inglese il verbo to fill significa riempire) che permettono di aumentare il turgore e l'elasticità della pelle» osserva la dottoressa. «Queste sostanze, in genere sotto forma di gel, vengono iniettate con un ago monouso molto sottile nella parte profonda della cute a livello di rughe, solchi nasogenieni (i due solchi che separano il labbro superiore dalle guance), cicatrici e depressioni, oppure a livello di labbra, mento e zigomi per aumentarne il volume o correggere eventuali asimmetrie. Una volta iniettato, il materiale si distribuisce nel derma, andando così a "riempirlo". Per evitare rischi, è importantissimo che le sostanze siano di ottima qualità, possibilmente riassorbibili come l'acido jaluronico, un componente fisiologico della matrice della pelle, che è oggi una delle sostanze più usate. Inoltre prima di qualsiasi trattamento è indispensabile un'attenta anamnesi del paziente (su malattie o eventuali allergie) che consente al medico di scegliere il filler più adatto, in base all'entità dell'inestetismo, alle caratteristiche ed esigenze del paziente». Ma cosa si intende per riassorbibili? «Che vengono metabolizzate ed eliminate dagli enzimi presenti nella cute. Questo significa che raramente danno problemi di intolleranze. Il limite è che la durata è di qualche mese». Filler a parte, molto richieste sono anche le iniezioni rivitalizzanti con vitamine che rendono la pelle (di viso, collo ma anche mani) più tonica e compatta, stimolando produzione di collagene ed elastina e migliorando la vascolarizzazione locale, e i peeling che, grazie all'azione di alcune sostanze chimiche, rimuovono le cellule morte dallo strato superficiale della pelle e accelerano il ricambio cellulare (turnover), donando un aspetto più luminoso e una pelle più levigata e omogenea (aiutano anche a rendere meno visibili cicatrici e macchie).

Contro cuscinetti e "buccia d'arancia"
Nella top ten degli "interventi" più richiesti, non mancano poi, ovviamente, trattamenti per il corpo, in particolare per ritrovare la linea e rimodellare la silhouette. «Le donne (ma non solo) sono sempre alla ricerca di soluzioni per combattere le adiposità localizzate e la cellulite, due problemi "ostinati": spesso infatti, nonostante un'alimentazione equilibrata e una corretta e regolare attività fisica, non si ottengono benefici soddisfacenti. In questi casi la medicina estetica può rappresentare non una scorciatoia, ma un aiuto in più nell'ambito di uno stile di vita sano. In altre parole può aiutare molto a migliorare e in alcuni casi risolvere questi inestetismi ma non può fare miracoli» continua l'esperta. «Contro le adiposità localizzate buoni risultati si ottengono con la lipolisi (letteralmente "degradazione dei lipidi o grassi") che favorisce lo scioglimento del grasso presente nelle cellule adipose che poi, una volta sciolto, viene eliminato dall'organismo. Una delle sostanze più efficaci e sicure in questo ambito si è rivelata la fosfatidilcolina, sostanza naturale estratta dalla pianta di soia, usata da molti anni nella medicina per prevenire l'accumulo di grasso nelle vene (ipercolesterolemia). Per ottenere effetti è necessario sottoporsi a un ciclo di almeno 2-3 sedute a distanza (il numero di trattamenti varia da persona a persona in base alla zona e all'entità del problema e va valutato dal medico)». E contro la cellulite? «Efficace è la mesoterapia (terapia che, con farmaci diversi, viene usata anche per il trattamento del dolore). Consiste nell'iniettare nel derma medio, attraverso aghi sottilissimi, sostanze che favoriscono il drenaggio linfatico e l'eliminazione dei liquidi in eccesso. Per ottimizzare i risultati, sarebbe bene associare un ciclo di massaggi linfodrenanti, eseguiti da massofioterapisti esperti» conclude la dottoressa Facoetti.

Medicina estetica: un'alternativa "soft" che piace anche agli uomini
Dopo un decennio di dominio, la chirurgia cede il passo alla medicina estetica, meno invasiva e più alla portata di tutti. È quanto emerge dal rapporto sulla ripartizione dei trattamenti estetici nel mondo realizzata dalla Asaps (American Society of Aesthetic Plastic Surgery) presentato all'ultimo Congresso Internazionale di Medicina Estetica Agorà, evento di riferimento per gli esperti del settore. Secondo le statistiche, nel 1997 il rapporto era 55 a 45 in favore del bisturi, nel 2012 la situazione si è ribaltata con un 83,29% di trattamenti di medicina estetica al fronte di un 16,72 di chirurgia. E non è la sola novità: sempre secondo la Asaps gli uomini che si sono rivolti alla medicina estetica per migliorare il proprio aspetto sono aumentati dell'88%, dal 1997 a oggi. Il trattamento più richiesto? Il filler, saldamente in testa alla classifica con il 28%.

a cura di GIULIA SAMMARCO