Più di 35 lavori scientifici su temi oncologici a firma di altrettanti giovani ricercatori. Tante sono state le pubblicazioni arrivate alla commissione del secondo premio “Marzia Galli Kienle”, istituito dalla onlus S.O.S. (Solidarietà in Oncologia San Marco) in memoria della professoressa Galli Kienle, già Docente ordinario di Chimica Medica all’Università di Milano-Bicocca e a lungo Presidente del corso di laurea in Medicina e chirurgia della stessa Università, presidente dell’Associazione S.O.S. fino alla sua scomparsa, a marzo del 2015.
«Siamo molto orgogliosi dell’interesse destato dal nostro premio e dell’altissima qualità dei lavori che sono stati presentati, ricerche pubblicate su alcune delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali come Lancet Oncology e Cell. Per questo oltre ai premi inizialmente previsti abbiamo deciso di assegnare anche alcune menzioni speciali» dice il dottor Andrea D’Alessio, responsabile dell’unità di medicina e oncologia del Policlinico San Marco e vice-presidente di S.O.S. Onlus, Associazione nata a ottobre del 2013 per volontà di un gruppo di medici e operatori del Policlinico San Marco di Zingonia, impegnati a diversi livelli nella lotta contro i tumori. «E soprattutto siamo fieri di poter dare il nostro contributo a questi giovani e promettenti specialisti per proseguire la brillante strada intrapresa nella ricerca. La ricerca in ambito medico è vita, è sinonimo di speranza, per i malati e per tutti».
«Questo premio è il nostro modo per rendere omaggio e rigraziare la professoressa Kienle della passione e umanità dimostrate come Presidente dell’Associazione. Donna di straordinaria forza e cultura, instancabile e tenace ricercatrice, la Professoressa credeva fermamente nell’importanza della ricerca, al punto da averle dedicato, con successo, gran parte della sua vita professionale. Con questo premio vogliamo tenere vivo il suo ricordo e il suo esempio» continua Marina Prussiani, attuale presidente della Onlus.
Tre sono stati i ricercatori premiati dalla Commissione - presieduta dalla prof.ssa Maria Cristina Messa, Magnifico Rettore dell’Università Milano Bicocca e composta da accademici di rilievo. Primo classificato, Eduardo Bonavita, 32 anni, fino all’anno scorso gennaio ricercatore nel team coordinato dal Prof. Alberto Mantovani, Direttore Scientifico dell’istituto clinico Humanitas e docente di Humanitas University, oggi postdoctoral scientist presso il Cancer Research UK Manchester Institute di Manchester in Inghilterra; secondi classificati a parimerito, Dario Callegaro, 32 anni, chirurgo-oncologo dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano e Filippo Pietroantonio, 32 anni, gastroenterologo-oncologo sempre dell’ Istituto Nazionale Tumori di Milano. Oltre a loro otto menzioni speciali.
La consegna dei premi si è svolta alla presenza di 250 invitati tra cui una vasta rappresentanza del mondo accademico-universitario, imprenditoriale e politico bergamasco e lombardo. Tra gli ospiti: il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori, l'Onorevole Elena Carnevali, il Vice Presidente III Commissione Sanità Politiche Sociali Regione Lombardia Angelo Capelli, il Senatore Enrico Piccinelli, il Vice Presidente della Provincia Pasquale Gandolfi, il Prorettore alla ricerca dell'Università degli Studi di Bergamo Paolo Buonanno e il Magnifico Rettore dell'Università Milano Bicocca Maria Cristina Messa.
Accanto alla ricerca scientifica, l’Associazione persegue anche un altro ambizioso e importantissimo obbiettivo, l’umanizzazione delle cure: due aspetti che sempre più vanno di pari passo con l’obbiettivo di offrire ai pazienti non solo l'eccellenza medica ma anche la qualità della cura e dell'accoglienza della persona malata e dei suoi famigliari. Oltre a sostenere e incentivare la ricerca scientifica in ambito oncologico, l’obbiettivo è infatti la creazione di percorsi di supporto psico-sociale che mettano il paziente al centro di una rete di cura "globale" che non si esauriscano nelle terapie mediche, chirurgiche e radioterapiche ma tengano davvero conto della persona, dei suoi bisogni non solo medici ma anche psicologici, emotivi, relazionali e interpersonali, promuovendone il benessere e la qualità di vita nelle diverse fasi del percorso di cura (diagnosi, trattamento e follow up). Gli studi scientifici ormai l’hanno dimostrato: nella lotta contro il tumore le terapie mediche sono fondamentali ma altrettanto lo è il benessere psicologico del paziente. Paziente che non deve mai smettere di sentirsi una Persona, con i suoi valori, interessi, affetti. Proprio in questa direzione vanno i progetti già realizzati o in fase di realizzazione promossi dall’Associazione.
Tra questi ci sono il potenziamento dell'ambulatorio psicologico (gratuito) aperto ai pazienti e alle loro famiglie; l'attivazione di corsi di make-up per le pazienti per imparare a valorizzarsi e vedersi belle anche durante la malattia, la fornitura di parrucche per pazienti sottoposte a chemioterapia, la fornitura di integratori alimentari ai pazienti sottoposti a radioterapia che in alcuni tipi di tumore causa difficoltà alla deglutizione (prodotti che sarebbero a totale carico paziente), l'acquisto di presidi che possono rendere la permanenza in ospedale o in day-hospital più "sopportabile'', durante le cure più o meno "asettiche". Progetti resi possibili dalla generosità delle tante persone che in questi anni hanno voluto dare il loro prezioso contributo, “animando” e sostenendo le iniziative di raccolta fondi dell’Associazione.
I PREMIATI 2016
• Primo Classificato: Eduardo Bonavita (Cancer Research UK Manchester Institute, Manchester UK)
PTX3 Is an Extrinsic Oncosuppressor Regulating Complement-Dependent Inflammation in Cancer - Cell, 2015
• Secondo Classificato: Dario Callegaro (Istituto Nazionale Tumori, Milan, Italy
Development and external validation of two nomograms to predict overall survival and occurrence of distant metastases in adults after surgical resection of localised soft-tissue sarcomas of the extremities: a retrospective analysis - Lancet Oncology, 2016
• Secondo Classificato: Filippo Pietroantonio (Istituto Nazionale Tumori, Milan, Italy)
Met-Driven resistence to dual EGFR and BRAF blockade may be overcome by Switching from EGFR to MET inhibition in BRAF-mutated colorectal cancer - Cancer Discovery, 2016
Menzioni speciali: Carlotta Tacconi, Alberto Mussetti, Carmen Maccagnano, Elvira D’ippolito, Lorenzo Castagnoli, Gaia Spagnuolo, Lorenzo Ceppi, Marco G. Persico.
a cura di VIOLA CAMPOSTELLA