Dall’ernia del disco all’artrite psoriasica, dall’herpes ai disturbi della circolazione fino alle fibriomialgie: sono tante le patologie che possono trarre giovamento dall’ossigeno-ozono terapia, tecnica terapeutica che sfrutta la capacità dell’ozono, combinato con l’ossigeno, di ridurre la produzione di radicali liberi (i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare) e di sostanze tossiche per le cellule. Ne parliamo con il dottor Ademir Festa, fisiatra presso il Centro Medico M.R. di Gorle, moderna struttura polispecialistica presente sul territorio bergamasco da oltre 30 anni, all’interno della quale è possibile trovare una vasta gamma di servizi e trattamenti medici sicuri, efficaci e innovativi, come appunto l’ossigeno-ozono terapia.

Dottor Festa, cosa si intende per ossigeno-ozono terapia?
È una terapia, priva di controindicazioni, effetti collaterali e indolore, che si basa sulla somministrazione di una miscela gassosa, originata mescolando l’ozono con l’ossigeno. Metodica che ha più di un secolo di vita, oggi rappresenta un rimedio rivoluzionario per la salute e il benessere fisico. A seconda della patologia da trattare la concentrazione di ozono è diversa: maggiore nella cura delle patologie ortopediche, minore per i problemi circolatori e per la medicina estetica.

Come si svolge il trattamento?
Le vie di somministrazione più comuni sono intramuscolare, sottocutanea, intrarticolare, endovenosa (autoemo infusione), insufflazione rettale, vaginale e nasale. Per ottenere un buon risultato è fondamentale la corretta scelta della metodica di somministrazione.

Per quali problematiche è indicata?
La potente azione antinfiammatoria e antidolorifica dell’ossigeno-ozono viene sfruttata anche nel trattamento delle patologie ortopediche più frequenti come cervicalgia, tendiniti, lombalgia, patologie sportive, periartriti, artrosi etc.. L’azione antinfiammatoria è dovuta al fatto che l’ossigeno-ozono favorisce l’eliminazione delle sostanze mediatrici del dolore e dell’infiammazione, come istamina, serotonina, prostaglandine, sempre in modo del tutto naturale.

Ma è efficace anche per l’ernia del disco?
Sì, viene usata per risolvere il problema delle protrusioni discali e dell’ernia del disco permettendo di ridurre l’infiammazione e il dolore e, in molti casi, evitando l’intervento chirurgico. La discolisi consiste nella somministrazione, tramite iniezione, dell’ozono medicale in concentrazioni e quantità ben definite in corrispondenza del disco intervertebrale interessato dall’ernia. L’ozono-ossigeno attiva la disgregazione dei doppi legami di zolfo, di cui è ricco il contorno discale, e quindi permette la disidratazione del tessuto del disco intervertebrale. A seguito della riduzione di volume del disco diminuisce la pressione intradiscale che rappresenta la causa dell’infiammazione e del dolore.

a cura DI FRANCESCA DOGI
Centro Medico MR
Dir. San. Prof. Massimo Valverde
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Tel. 035 290636 - 4236140
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