“Il futuro del jazz parla italiano”, “Bonnot il primo produttore italiano a fare un disco con un divo rapper americano”. Sono solo due titoli apparsi su importanti giornali che descrivono Bonnot, compositore e produttore bergamasco, che ha bruciato le tappe con uno dei gruppi hip hop più famosi d’Italia, gli Assalti Frontali, nel mondo con M1 dei Dead Prez, General Levy e tanti altri “mostri sacri” della musica Urban, vincendo anche importanti premi come “Miglior compositore italiano indipendente” (premio Siae) o il “Best Event Awards”. La sua attività spazia dal reggae alla classica, dal rock all’hip hop. «Mi piace la musica in tutte le sue manifestazioni e ho la curiosità di conoscere altre culture musicali. Ho cominciato a otto anni, senza sapere ancora cosa avrebbe potuto interessarmi, e, non avendo gli spiccioli per comprare le cassette, ho iniziato a rubare quelle di mio fratello e così ho conosciuto un mondo fantastico: Nirvana, Guns’n’Roses, Rancid, Metallica.

Con il tempo ho scoperto quante fossero le possibilità musicali e ho voluto imparare tecniche differenti. Per qualche annetto ho studiato contrabbasso jazz con Attilio Zanchi, uno dei migliori contrabbassisti europei. Poi mi sono iscritto al Conservatorio statale Verdi di Milano dove ho studiato per quattro anni con il maestro Eustasio Cosmo e successivamente per tre anni musica elettronica».

Bonnot, il cui vero nome è Walter Buonanno (sì siamo quasi parenti) è nato a Bergamo 35 anni fa, figlio di Giuseppe e Patrizia. A differenza del fratello che ha seguito le orme del papà avvocato, lui ha sempre avuto il trip delle note. Ha cominciato ragazzino nel garage della famiglia suonando la chitarra, poi il contrabbasso, infine si è dedicato alla musica elettronica e alla produzione artistica realizzando il suo sogno.

«A sedici anni ho fondato i Sovversione, la mia prima band con cui ho iniziato a girare l’Italia. Due anni dopo c’è stata l’avventura da bassista con gli Arpioni, uno dei primi gruppi ska italiani con cui ho partecipato a festival importanti in tutta la Penisola. Poi l’incontro con gli Assalti Frontali al Pacì Paciana. Avevano appena dato fuoco al centro sociale. Decidemmo così di organizzare un concerto. Vennero solo Luca “Militant A” e Lou X perché non eravamo in grado di pagare un cachet per tutta la band. Noi, i Sovversione, facemmo da band per quel concerto, imparando il loro repertorio in una settimana, Luca fu contentissimo e mi fece tanti complimenti. Incoraggiato dai suoi feedback mi lanciai subito, mi offrii di curare la parte elettronica del gruppo, visto che avevano appena comprato un campionatore che però nessuno di loro sapeva usare bene. La risposta non si fece attendere. Al giovedì Luca mi chiamò. Avrei dovuto fare il mio primo concerto con loro il giorno dopo ma non sapevo neppure cosa fosse un campionatore. Recuperai il manuale di istruzioni e in treno lo lessi tutto. Da allora sono salito sul furgone degli Assalti Frontali e ci sono rimasto». Determinato e curioso, Walter ha sempre cercato di fare nuove esperienze e ascoltare persone più esperte di lui. «Nel campo musicale e nella vita È stato sempre così, anche nell’adolescenza. Avevo scoperto i centri sociali che per me sono la cultura underground che ho sempre amato. Sono luoghi “liberati”, attraversati da bellissime persone e da un senso di comunità molto forte dove si creano collettivi attenti ai bisogni dei cittadini senza distinzione di provenienza, e con un’attenzione principale alle realtà più in difficoltà. Si propone e si fruisce tantissima musica dal vivo con artisti di ogni paese e cultura, si pratica sport grazie a corsi gratuiti nelle palestre popolari, si collabora per creare servizi, sempre gratuiti per i quartieri, specialmente quelli trascurati dalle istituzioni».

La musica di Bonnot va in tutta Europa e nel mondo. Ha più di mille concerti all’attivo affiancando interpreti come Noisia, Keny Arkana, Dead Perez, Serial Killaz e tanti altri tra cui Paolo Fresu e Tino Tracanna, bergamasco di adozione, con i quali qualche anno fa ha prodotto “Drops”, un disco jazz molto apprezzato da pubblico e critica. Nel 2010 l’incontro con M1 e General Levy con i quali porta le sue composizioni in tutto il mondo. Anche al Madison Square Garden a New York con M1 e il quattro volte vincitore del “Grammy Awards” Macklemore «Un’esperienza incredibile suonare su un palco così leggendario, un’arena simbolo della musica e dello sport». La collaborazione con M1 porta a produrre brani con artisti della Serie A mondiale come il celebre Snoop Dogg e la nuova star del rock Gary Clark Jr.

Nella sua musica ci sono testi e note che inneggiano all’ambiente, contro le guerre, a favore dell’aiuto ai migranti e agli emarginati. «In altre parole» dice Walter «la solidarietà totale verso chi è in difficoltà. Noi, nei nostri concerti, cerchiamo di promuovere il bene comune e l’ambiente, la salute dei cittadini e della natura. Siamo felici di poter prendere parte, grazie alla nostra musica, alle raccolte fondi di tante associazioni come quella di San Benedetto al Porto di Genova fondata da don Andrea Gallo, nostro caro amico, come quelle che lottano per i diritti transgender e aiutano i ragazzi a uscire dalle dipendenze delle droga e quelle che sensibilizzano e informano le persone su temi a rischio come quello dell’amianto per cui gli Assalti Frontali due anni fa hanno ricevuto il premio “Vivaio Eternot (l’Oscar della lotta all’amianto) dal sindaco di Casale Monferrato».

Adesso Bonnot si è trasferito con la famiglia (la sua compagna e tre figli, l’ultimo nato da pochi mesi) a Viareggio dove ha aperto il nuovo studio di registrazione per produrre i suoi album. «Vivo in un’oasi felice, tra mare, pinete e montagne con ritmi più rallentati che migliorano la qualità della vita». Nel tempo ha scoperto il mondo vegano grazie all’amicizia con M1 che da 20 anni non mangia carni e derivati animali. «Lui ha una famiglia bellissima, in splendida forma. Ho voluto provare anche io. Ho iniziato per fare un esperimento di due settimane. “Vediamo come va. Se ho problemi fisici mi fermo”. Da allora sono passati sette anni e non tornerei indietro. Barbara, la mia compagna, che è farmacista con un master europeo in dieta vegana all’Università di Biochimica delle Marche, mi ha seguito, supportato e ha condiviso con me questa scelta. Ci siamo documentati molto prima di intraprendere questo percorso che ci rende felici dal punto di vista etico per il rispetto della vita dei nostri amici animali e per il rispetto della natura perché abolendo il consumo di carni si riduce l’enorme inquinamento causato dagli allevamenti intensivi».

Walter, che intervistiamo mentre prende il sole sulla spiaggia di Viareggio, è già pronto a partire per nuove avventure: sarà in concerto con M1prima a Berlino e poi a Bergamo, il 22 giugno al Parco della Malpensata dove avrà come ospite anche Tino Tracanna. In cantiere ci sono altre tournée: con Awa Fall (a cui “Bergamo Salute” ha dedicato la copertina e un’intervista due numeri fa), con i suoi Assalti Frontali e con il rapper Mauràs nuovo artista dell’etichetta ”Bonnot Music” che pubblicherà il suo primo album (prodotto interamente da Bonnot) a fine maggio.

Ph. Giuseppe Magnanimo

a cura DI Lucio Buonanno