Una figura sempre più cruciale, specialmente in tempo di pandemia.
«La peculiarità della professione di Assistente Sanitario è individuare i bisogni di salute e le priorità di intervento preventivo, educativo e di recupero. Il professionista opera prevalentemente a livello territoriale, ma non solo, in ambito di igiene e sanità pubblica, medicina sociale, ricerca epidemiologica, assistenza sanitaria…insomma, ovunque sia necessario un approccio alla salute in ottica preventiva» spiega la professoressa Enrica Tidone, Direttore delle attività professionalizzanti del Corso di Laurea in Assistenza sanitaria dell’Università per gli studi di Milano. «Per esempio, durante la pandemia gli Assistenti Sanitari si sono occupati di sorveglianza delle persone positive al Covid e dei loro contatti cercando di identificare i diversi focolai e fornendo informazioni utili per la gestione dell’isolamento e della quarantena focalizzando sulle regole igieniche da adottare, cercando di aumentare la consapevolezza dell’importanza dell’impegno personale e della coscienza civile nell’adozione di queste regole e collaborando con le istituzioni per il supporto a chi per diverse cause avesse difficoltà di gestire questi momenti».

Ma come si diventa Assistenti Sanitari?
Il percorso formativo è universitario e prevede la frequenza del Corso di Laurea triennale in Assistenza Sanitaria (abilitante alla professione sanitaria di Assistente Sanitario). Il Corso di Laurea appartiene alla classe L-SNT/4 “classe delle lauree in Professioni sanitarie della Prevenzione”. È prevista l’acquisizione di 180 crediti formativi complessivi suddivisi da una parte in attività formative di base, caratterizzanti, affini, integrative e a scelta dello studente e dall’altra nelle attività didattiche professionalizzanti in percorsi cioè, che aiutano lo studente a coniugare le conoscenze teoriche in attività specifiche e a sperimentarle sul campo. Gli ambiti del tirocinio riguardano le attività di prevenzione che fanno riferimento ai Dipartimenti che fanno capo al Servizio Sanitario, sia in ambito territoriale sia ospedaliero, sia privato sia pubblico. Lo studente segue un percorso definito da un Progetto Formativo, viene affiancato da tutor formati e aggiornati negli specifici ambiti. L’ammissione, come per tutti i corsi di laurea per le Professioni Sanitarie, è a numero chiuso definito in base alla programmazione nazionale del MIUR (Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca). La selezione avviene solitamente con un esame a quiz definito nei contenuti, nelle modalità e nelle date di effettuazione dal MIUR stesso.

Dove si può frequentare il corso di studi vicino a Bergamo?
Le Università che in Lombardia propongono il Corso di Laurea in Assistenza Sanitaria sono l’Università per gli studi di Milano e Brescia. Il numero previsto per UNIMI è 25 posti d’immatricolazione ogni anno e per Brescia 50 (ha una sede anche a Cremona). Al termine del percorso triennale è possibile iscriversi alla Laurea Magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione che ha sede all’Università degli Studi di Milano. Questo il percorso canonico, ma per chi lo desidera è possibile iscriversi a Corsi di Laurea Magistrale di altri percorsi. Con la laurea triennale è possibile frequentare master di primo livello, corsi di perfezionamento ed alta formazione, con la laurea magistrale è possibile accedere ai master di secondo livello e al dottorato.

In quali contesti opera questa figura?
L’Assistente Sanitario opera generalmente in équipe multiprofessionali in contesti territoriali, ospedalieri, di prima accoglienza, aziendali. Per fare solo qualche esempio, i contesti fanno riferimento alla prevenzione primaria (promozione alla salute e vaccinazioni in tutte le fasi della vita), secondaria (screening di prevenzione oncologica) e terziaria in cui la valutazione del bisogno di salute e gli interventi riguardano persone portatrici di patologie croniche. L’impegno degli Assistenti Sanitari si concretizza nell’analisi del rischio infettivo e clinico, nell’applicazione di tecniche di analisi dell’errore, nella comunicazione con le famiglie, nella partecipazione alle équipe per la valutazione multidimensionale. Sicuramente è una professione che vede l’applicazione dei propri strumenti in modo flessibile in tutto il percorso del ciclo della vita delle persone.

Quali sono le sue competenze? 
Le competenze di base dell’Assistente Sanitario fanno riferimento a:
> prevenzione, attraverso l’identificazione dei bisogni di salute sulla base di dati epidemiologici e socioculturali (individuazione dei fattori di rischio, sorveglianza sanitaria delle malattie infettive, effettuazione delle vaccinazioni, sorveglianza dell’igiene ambientale e delle malattie professionali);
> promozione della salute, con la programmazione-attuazione-valutazione di interventi sui corretti stili di vita nelle comunità;
> educazione alla salute, con la valutazione dello stato di salute della popolazione e progettazione di interventi mirati.
Le competenze trasversali sono riferibili all’area relazionale, innovazione, comunicazione, capacità di gestione dei gruppi e dei processi.

Esiste un albo professionale?
Gli Assistenti Sanitari sono tra le poche professioni sanitarie ad avere un loro Albo dagli anni Cinquanta del secolo scorso. Attualmente l’Albo fa parte dell’Ordine che ingloba le professioni sanitarie: Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM-PSTRP). 

A cura di Elena Buonanno