Accoglienza è una parola che deriva dal latino ad-cum-lègere, “raccogliere insieme verso”, e pone l’accento sul fare-assieme, sul mettersi in gioco in una prospettiva di apertura all’altro, senza distinzione di età, sesso, nazionalità o religione, di condizioni personali e sociali. La Cooperativa sociale In Cammino, che opera in Valle Brembana da oltre trent’anni, ha iniziato un percorso di sensibilizzazione su questo tema a 360 gradi, in risposta ai tanti bisogni che il territorio esprime in termini di fragilità.

Nessuno si salva da solo

Il tema dell’accoglienza incrocia la nostra quotidianità in un tempo in cui appare sempre più chiaro che “nessuno si salva solo” ed è fondamentale riscoprire il valore e la bellezza della prossimità. Accogliere significa innanzitutto vedere, riconoscere che c’è un bisogno, magari proprio in chi è vicino a noi, di non essere giudicato ma aiutato; serve sensibilizzarsi all’altro, partendo da una maggior conoscenza verso il nostro sentire profondo. Accogliere è un atto di generosità ma anche di reciprocità: chi accoglie in modo genuino rende partecipe l’altro di qualcosa di proprio, pulendo lo sguardo dal pregiudizio, in un’ottica di sussidiarietà e solidarietà reciproca.

Il valore della persona

Chiunque può essere protagonista di moti di accoglienza, rispondendo ai bisogni che il proprio territorio di appartenenza sollecita! Citiamo ad esempio le famiglie “instabili” con minori che rischiano di essere allontanati quale misura estrema per la mancanza di famiglie disponibili all’affido, sia esso diurno o residenziale, ma anche gli stranieri (di varie nazionalità, cultura, lingua e religione), fino a ieri estranei gli uni agli altri, che si trovano a vivere fianco a fianco tra loro e in mezzo a noi, in numero sempre crescente.

C’è un assunto di base, essenziale per ogni azione che voglia indirizzarsi verso l’apertura all’altro: il riconoscimento del valore di ogni persona, sempre e in qualunque circostanza, sia che si tratti di un bambino e della sua fragile famiglia che necessitano di una “stampella” per un certo periodo della loro vita, sia che si tratti di migranti che dal percepito di “stranieri che possono toglierci qualcosa” si rivelano una risorsa per paesi a rischio di spopolamento a causa di denatalità e emigrazioni ormai più che preoccupanti. Occorre dunque superare le nostre paure, aprendoci all’incontro, al confronto, alla relazione, aprendo le porte delle nostre case. 

In Cammino Coop Sociale
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San Pellegrino Terme (BG)
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