“Dalla cura al prendersi cura” è un radicale cambiamento di prospettiva quello che sta alla base del CREG (Chronic Related Group), un nuovo modello organizzativo sperimentale per coordinare
e integrare i servizi extraospedalieri a favore dei pazienti cronici, partito il primo novembre a Bergamo, tra le prime città in Lombardia (con Como, Lecco, Milano città, Milano 2 e Melegnano).
Il GREG si prefigge di diventare uno strumento per accompagnare il malato affetto da specifi che patologie croniche (Broncopneumopatie Cronico Ostruttive o BPCO, Scompenso Cardiaco, Diabete di tipo I e tipo II, ipertensione e cardiopatia ischemica, Osteoporosi, patologie neuromuscolari) in tutte le attività, non solo ambulatoriali (farmaceutica, protesica, follow up), assicurandogli la continuità del processo di diagnosi e cura, con regolari esami di controllo e verifi che della terapia. Oggi infatti, troppo spesso, il percorso di un paziente cronico è molto frammentato con interventi disgiunti tra loro. Il progetto CREG, invece, prevede un unico provider, cioè erogatore di servizi (prescrizioni di visite, esami, medicinali nonché controlli periodici), con il quale singoli malati siglano un patto di cura, venendo così inseriti in un unico sistema di controllo che li accompagna nella gestione della loro malattia (sono indicate scadenze di controllo da rispettare, medicine da assumere, follow up dopo ricoveri ospedalieri). In provincia di Bergamo, su circa 700 medici di medicina generale ben 460 hanno manifestato all’ASL interesse per l’iniziativa e già oltre 150 hanno chiesto di associarsi alla Cooperativa denominata “Iniziativa Medica Lombarda” che ha vinto la gara di appalto come provider.
Fonte: ufficio stampa ASL Bergamo